Identità digitale in aumento, il ritmo di SPID registrati è raddoppiato

Il sistema di identità digitale, conosciuto come SPID, sta conoscendo in questo periodo legato all’utilizzo di servizi della Pubblica Amministrazione causa epidemia COVID-19 un rosea crescita. Entrato in vigore nel 2016 non aveva avuto un gran successo di adesioni. A gennaio 2017 erano solo 1 milioni i cittadini italiani che ne erano in possesso.

La necessità imposta dall’attuale situazione di isolamento ha di fatto aumentato in maniera esponenziale le registrazioni delle credenziali SPID, arrivando fino a 100 mila a settimana. Il ritmo è dunque improvvisamente raddoppiato rispetto alle 50 mila mensili erogate a fine 2019.

Identità digitali a 6,3 milioni di utenti

Oggi il numero di credenziali SPID registrate è pari a 6,3 milioni (dati di fine marzo), mentre erano 5,9 milioni nel mese di febbraio. I motivi di questo aumento sono evidenti: costringendo i cittadini in casa, ognuno ha cercato il modo più semplice per poter accedere a molti servizi fondamentali erogati dalla Pubblica Amministrazione ed improvvisamente è stato chiaro a tutti quanto il digitale fosse fondamentale per snellire le procedure, evitare spostamenti e gestire le richieste online invece che allo sportello. Tra questi servizi, l’AGID ricorda: “Le indennità di sostegno al reddito erogate dall’INPS, quali il bonus dei 600 euro e il bonus baby sitting previsti dal Decreto Cura Italia, i buoni spesa dei Comuni e la Carta Famiglia, rilasciata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. 

Ora che centinaia di migliaia di persone in più posseggono lo SPID, con ogni probabilità aumenteranno le richieste di servizi tramite i siti ufficiali e anche servizi privati iniziano a sposare la causa. Inoltre ricordiamo che ora è ufficiale l’app IO con l’obiettivo è quello di offrire ai cittadini italiani l’accesso semplificato ai servizi della Pubblica Amministrazione direttamente da smartphone.

Che cos’è lo SPID

Per chi ancora non ne fosse a conoscenza SPID, ideato dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) non è altro che un nome utente e una password, complessa, che il cittadino può ottenere da un provider accreditato. Una volta ottenute queste credenziali, che di fatto sanciscono l’identità digitale, il cittadino potrà avere accesso a tutta una serie di servizi online della Pubblica Amministrazione.

Un ruolo importante all’interno dello SPID è quello ricoperto dagli Identity Provider, ossia i gestori dell’Identità Digitale. L’Identity Provider fornisce le credenziali di accesso al sistema (quindi le identità digitali) e gestisce i processi di autenticazione degli utenti. Ad oggi quelli attivi sono: Aruba, Infocert, Poste Italiane, Sielte e Tim. A questi si sono affiancati anche Namirial S.p.A. e Register.it S.p.A.


Identità digitale in aumento, il ritmo di SPID registrati è raddoppiato - Ultima modifica: 2020-04-24T09:50:48+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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