L’antitrust italiano ha aperto un’ indagine su Apple e Samsung per il rallentamento degli smartphone all’insaputa dei proprietari con lo scopo presunto di forzarli a comprare nuovi dispostivi più performanti (qui i dettagli tecnici sulla vicenda batterie usurate e diminuzione delle prestazioni degli iPhone).
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, secondo quanto riportato da Reuters, si è concentrata sul fatto che le due società non hanno ai clienti che gli aggiornamenti del sistema operativo degli smartphone potevano avere un impatto negativo sulle prestazioni dei loro telefoni.
L’antitrust ha aperto un’indagine su apple e samsung per il rallentamento degli smartphone
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Ha affermato che Apple e Samsung potrebbero aver violato quattro articoli del codice nazionale dei consumatori. Se giudicati colpevoli, le due società rischiano multe di milioni di euro.
Apple e Samsung sono sospettate di orchestrare “una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi”, ha detto il Garante
Ecco il testo integrale del comunicato del Garante sulla questione
“Ad esito di segnalazioni di consumatori e di un’attività preistruttoria svolta d’ufficio, l’Autorità ha deciso di avviare due distinti procedimenti per pratiche commerciali scorrette nei confronti delle società del gruppo Samsung e del gruppo Apple operanti in Italia.
In particolare, i professionisti avrebbero posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi; sarebbero stati, altresì, proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche.
Tali comportamenti potrebbero risultare in violazione degli articoli 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo.
L’Autorità ha a tal fine effettuato accertamenti ispettivi presso le sedi dei professionisti, per i quali si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, assistito per i profili tecnici delle operazioni dai militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche dello stesso Corpo”.
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