macOS Big Sur: dalla nuova grafica ai controlli rapidi, ecco cosa cambia

Con macOs Big Sur parte una nuova era per Apple. Il 17esimo sistema operativo per Mac chiude l’epoca dei macOS 10 nati con Cheetah nel 2001 e chiusi con Catalina nel 2019 per entrare nella fase dei MacOs 11. La nuova numerazione sottolinea il cambio di passo della Mela, il primo basato su Arm e non più Intel. Tante le novità apportate dal nuovo sistema operativo. E ciò che balza subito agli occhi è la nuova interfaccia grafica che si avvicina sempre più a quella di iOS.

Un nuovo design

Con macOS Big Sur arriva un nuovo design, più moderno e simile a quello di iOS ed iPadOS. Le funzionalità principali come la barra dei menu e il Dock sono state ridisegnate e offrono ora dei bordi traslucidi e menu a discesa più ampio. Anche le app sono state ridisegnate con barre laterali a tutta altezza e con i tasti della barra degli strumenti integrati.

Widget e notifiche come su iPad

Rinnovati pure il Centro di controllo, completamente personalizzabile, per gestire Wi‑Fi, Bluetooth, AirDrop e altre impostazioni senza passare dalle Preferenze di Sistema e permettendo di mantenere più libera la barra dei menu, e il Centro notifiche che ospita in un’unica visualizzazione le notifiche, ordinate a partire dalle più recenti e raggruppate per thread o per app, e i nuovi widget per Calendario, Borsa, Meteo, Promemoria, Note e Podcast, tutti disponibili in tre dimensioni diverse.

La barra dei menu è stata ottimizzata per offrire una maggiore leggibilità e facilità di interazione ed è ora più alta e trasparente permettendo allo sfondo del desktop di estendersi da un bordo all’altro. C’è anche più spazio tra i menù a discesa e il testo cambia automaticamente per essere più chiaro o scuro in base al colore dell’immagine del desktop.

Il nuovo Safari di macOs Big Sur

Le novità di Safari sono parecchie. Un nuovo motore JavaScript promette prestazioni più veloci: «+50% più veloce di Chrome in media nel caricare i siti web che visiti più spesso», è l’attacco frontale della Mela contro il maggiore avversario. Promette anche meno dispendio energetico. A livello grafico abbiamo una schermata iniziale personalizzabile con un’immagine e widget come l’Elenco lettura, i Preferiti, i Pannelli iCloud e i Suggerimenti di Siri. I pannelli ora mostrano l’anteprima della pagina per velocizzare la navigazione e, presto, arriverà la traduzione automatica delle pagine web in sette lingue (inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo, cinese e portoghese).

Mappe e messaggi

Potenziate le mappe con suggerimenti per scoprire nuovi luoghi e Look Around, che permette di navigare virtualmente anche all’interno di alcuni edifici. Messaggi invece cerca di imporsi sempre più come la chat di riferimento e scalzare Whatsapp. Link e media sono stati riorganizzati per trovare tutto più velocemente, mostra al volo gif e immagini di tendenza, velocizza le conversazioni dirette e permette di creare e modificare le Memoji.

Video in 4K con macOs Big Sur

macOS Big Sur supporta per la prima volta anche i video YouTube 4K HDR in Safari e 4K HDR e Dolby Vision da Netflix, ma sarà necessario in questo caso un Mac 2018 o successivo con un chip T2 per guardare i contenuti Netflix in 4K.

Messaggi è ora un’app Mac Catalyst che la rende quasi del tutto simile a quella dei dispositivi iOS. È possibile fissare fino a nove conversazioni più importanti nella parte superiore dell’app che vengono rappresentate come icone circolari. Gli indicatori di digitazione consentono di sapere quando qualcuno sta scrivendo. Le conversazioni sono sincronizzate su iOS, iPadOS e macOS.

Arrivano anche le Memoji, con il relativo editor per realizzare e personalizzarle, oltre a tanti effetti animati tra cui palloncini, coriandoli, laser ed effetti personalizzati che possono essere applicati ai fumetti di chat.

Caricamento batteria ottimizzato

La funzione “Caricamento ottimizzato” riduce l’usura della batteria e ne aumenta la vita utile, garantendo che il Mac sia completamente carico quando viene scollegato dalla corrente. La funzione impara dalle abitudini di ricarica quotidiana e si attiva solo quando il Mac prevede che l’utente utilizzerà l’alimentatore per un periodo prolungato. Nelle impostazioni, la cronologia di utilizzo della batteria mostra un grafico dell’uso e del livello di carica nelle ultime 24 ore e negli ultimi 10 giorni.

Rivisto Apple Music

“Per te” in Apple Music è stato sostituito con “Ascolta Ora” che mostra informazioni su nuove uscite, interviste agli artisti e playlist personalizzate. La ricerca in Apple Music include ora diversi generi e musica in base a categorie.

Come con iOS, le Note fissate possono essere espanse o compresse e sono presenti stili di testo e opzioni di formattazione aggiuntivi a cui è possibile accedere rapidamente. Con Continuity Camera è possibile utilizzare iPhone e iPad per acquisire scansioni più nitide che vengono ritagliate automaticamente in modo ancora più preciso.

Per quanto riguarda i Promemoria è ora possibile assegnarli alle persone che condividono elenchi, cosa utile per suddividere compiti e sapere chi è responsabile di cosa. I promemoria, inoltre, suggeriscono automaticamente date, orari e luoghi, in base ai promemoria simili creati in passato.

In FaceTime, se una persona sta usando la lingua dei segni, l’app lo rileva mettendola in primo piano nelle chiamate di gruppo.

Come installare Big Sur

A differenza di Catalina, che funzionava con tutti i computer compatibili col precedente MacOs Mojave, Big Sur potrà essere installato solo su alcuni modelli del passato, ovvero:

  • MacBook: 2015 e successivi;
  • MacBook Air: 2013 e successivi;
  • MacBook Pro: Late 2013 e successivi;
  • Mac Mini: 2014 e successivi;
  • iMac: 2014 e successivi;
  • iMac Pro: 2017 e successivi;
  • Mac Pro: 2013 e successivi.

 


macOS Big Sur: dalla nuova grafica ai controlli rapidi, ecco cosa cambia - Ultima modifica: 2020-11-13T15:46:39+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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