Project Zero, Google dà 200.000 $ a chi scopre vulnerabilità in Android

Google intensifica sforzi e risorse investiti nell’individuare i big del suo sistema operativo e, a questo proposito, lancia un nuovo contest, Project Zero, che potrebbe fruttare 200,000 dollari al vincitore.

Il team di Project Zero si è avvalso di una serie di richieste di assistenza per risolvere i problemi legati al sistema operativo Android. Il team chiede ai partecipanti di sottoporre i bug immediatamente, senza che si attenda che si generi una catena di errori e senza che tali bug diventino una vulnerabilità conclamata. Ai partecipanti viene richiesta un’iscrizione formale al contest, ma solo chi ha sottoscritto un bug può farlo, non sono ammesse le cessioni a terzi o a società.

Un’altra caratteristica del contest è rappresentata dall’impegno da parte di chi partecipa di descrivere le modalità con le quali i bug agiscono e i danni che provocano. L’idea di rendere queste informazioni trasparenti e disponibili al pubblico mira a portare una consapevolezza e una comprensione maggiore dei successi ottenuti e diventa un ottimo mezzo di prevenzione.

A contest finito verranno rese note le parti dei codici che comunemente subiscono attacchi o il modo in cui le misure di sicurezza vengono bypassate. Conoscere questo tipo di informazioni potrebbe fungere da coadiuvante per mitigare debolezze nei codici delle release future di Android.

Per aggiudicarsi il premio, gli hacker dovranno scovare una vulnerabilità oppure una catena di bug che consenta esecuzioni di codici da remoto su dispositivi multipli, sulla base di due soli dati: il numero di telefono e la mail collegati al dispositivo.
Chi riuscirà nella sfida e deciderà di prendere parte al Project Zero verrà ricompensato – in caso di vittoria – con premi in dollari sonanti, così ripartiti:
– Primo classificato: 200.000 dollari
– Secondo classificato: 100.000 dollari
– Terzo classificato: 50.000 dollari.

La deadline è abbastanza lunga ed è stata fissata tra sei mesi. Durante questo lasso di tempo gli hacker avranno sicuramente modo di mettere insieme i dati necessari per rispondere alle richieste del contest. Sebbene il target generico intenda, in generale, i dispositivi Android, c’è una specifica della quale tener conto: i codici devono funzionare su Nexus 6P e Nexus 5X (che girerà su Android 7.x Nougat).


Project Zero, Google dà 200.000 $ a chi scopre vulnerabilità in Android - Ultima modifica: 2016-09-15T12:01:17+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Destination AI: Milano si prepara all’ultima tappa del Tour della rivoluzione digitale italiana

L'ultima tappa del tour TD SYNNEX approda nel simbolo dell'innovazione nazionale

2 giorni ago

Il futuro dell’ERP diventa intelligente: Formula e BlueIT insieme agli IBM Studios

Scopri come Formula, BlueIT e IBM stanno trasformando l’ERP in un sistema intelligente che unisce…

2 giorni ago

I migliori plug-in ChatGPT: la guida completa

Una panoramica esaustiva dei migliori plug-in ChatGPT, con uso, vantaggi e indicazioni pratiche.

3 giorni ago

Entra in vigore la legge italiana sull’AI: Legge n. 132/2025, una svolta ecco cosa prevede

L’ entrata in vigore della legge italiana sull’AI cambia le regole del gioco: ecco cosa…

3 giorni ago

BlueIT AI Accelerator: l’umanesimo dell’intelligenza artificiale, il futuro che ha 300 anni

Con l'evento AI Accelerator BlueIT ha riunito esperti e visionari per riflettere sull’umanesimo dell’intelligenza artificiale:…

3 giorni ago

Tilly Norwood, l’attrice AI che sta scuotendo Hollywood tra innovazione e polemiche

Tilly Norwood: dalle micro-espressioni al respiro simulato: come l’attrice creata con l’AI riscrive il futuro…

4 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011