Il robot che pensa ad alta voce nato a Palermo

Un gruppo di ricercatori siciliani ha permesso al robot Pepper di spiegare i suoi processi decisionali, sviluppati grazie all’intelligenza artificiale.

Il robot Pepper è l’ultima innovazione dell’intelligenza artificiale ed è anche un po’ italiano. Si tratta di un automa in grado di parlare e persino di spiegare il processo decisionale che l’ha spinto a realizzare le attività. Una novità importante e curiosa che ha attirato le attenzioni degli esperti di AI in tutto il mondo. Il robot Pepper pensante ha preso forma all’Università di Palermo e promette di rendere l’intelligenza artificiale ancora più futuristica e facile da comprendere. Un team guidato dalla professoressa Arianna Pipitone ha presentato il progetto in un testo che ha approfondito i metodi utilizzati dalle macchine per decidere cosa fare.

Il robot che pensa ad alta voce

Per esplorare come la presenza di un linguaggio interiore può influire sulle azioni di un robot, i ricercatori hanno costruito un modello cognitivo speciale che rende i robot in grado di parlare con se stessi. Gli studiosi hanno poi aggiunto questo sistema in un robot Pepper, un modello di automa umanoide prodotto dall’azienda Softbank già disponibile in commercio.

Gli scienziati hanno scoperto che, con l’aiuto del linguaggio interiore, Pepper è più bravo a risolvere i dilemmi. In un esperimento, un ricercatore ha chiesto a Pepper di posizionare il tovagliolo nel punto sbagliato, contraddicendo le regole di etichetta precedentemente inserite nel programma. Pepper ha iniziato a porsi una serie di domande auto-dirette e ha concluso che l’utente poteva essere confuso. Per essere sicuro, Pepper ha confermato la richiesta dell’utente, che ha portato a un ulteriore discorso interiore.

“Ehm, questa situazione mi turba. Non infrangerò mai le regole, ma non posso turbarlo, quindi sto facendo quello che vuole” dice Pepper mettendo il tovagliolo nel punto richiesto. Attraverso la voce, l’utente può tracciare i pensieri del robot con intelligenza artificiale e apprendere che Pepper stava affrontando un dubbio e lo ha risolto dando priorità alla richiesta umana. I ricercatori suggeriscono che la trasparenza potrebbe aiutare a migliorare la fiducia uomo-robot.

Robot e L’evoluzione dell’intelligenza artificiale

Grazie alle sue abilità, Pepper ha superato i requisiti funzionali e gli standard internazionali per la categoria dei robot collaborativi: infatti viene usato in alcuni ospedali e strutture mediche come assistente. L’aggiunta della capacità di “pensare” lo rende ancora più innovativo. Sebbene ascoltare la voce interiore dei robot arricchisca l’interazione con l’uomo, alcune persone potrebbero trovarla inefficiente perché il robot trascorre più tempo a completare le attività quando parla a se stesso. Inoltre, il discorso del robot è limitato alla conoscenza e al vocabolario che gli hanno fornito i ricercatori. Tuttavia, Pipitone afferma che il loro lavoro fornisce una base per esplorare ulteriormente come l’auto-dialogo può aiutare i robot a concentrarsi, pianificare e imparare.

Le parole dei ricercatori

“Tutti sono rimasti molto sorpresi dall’abilità del robot – ha detto Pipitone in un’intervista – l’approccio rende Pepper diverso dagli altri robot perché ha la capacità di ragionare e di pensare. Il linguaggio interiore consente soluzioni alternative per i robot e per gli esseri umani al fine di collaborare e uscire da situazioni di stallo”. “Se tu fossi in grado di sentire cosa pensano i robot, allora il robot potrebbe essere più affidabile” ha spiegato il coautore Antonio Chella, descrivendo l’idea che con Pipitone ha lanciato presso l’Università di Palermo. “I robot saranno più facili da capire per tutti, senza necessità di essere un tecnico o un ingegnere. Le parole che pronuncia potrebbero essere utili in tutti i casi in cui ci affidiamo al computer o a un robot per la valutazione di una situazione” conclude Chella.


Il robot che pensa ad alta voce nato a Palermo - Ultima modifica: 2021-05-06T10:20:28+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

Recent Posts

Destination AI: Milano si prepara all’ultima tappa del Tour della rivoluzione digitale italiana

L'ultima tappa del tour TD SYNNEX approda nel simbolo dell'innovazione nazionale

2 giorni ago

Il futuro dell’ERP diventa intelligente: Formula e BlueIT insieme agli IBM Studios

Scopri come Formula, BlueIT e IBM stanno trasformando l’ERP in un sistema intelligente che unisce…

3 giorni ago

I migliori plug-in ChatGPT: la guida completa

Una panoramica esaustiva dei migliori plug-in ChatGPT, con uso, vantaggi e indicazioni pratiche.

3 giorni ago

Entra in vigore la legge italiana sull’AI: Legge n. 132/2025, una svolta ecco cosa prevede

L’ entrata in vigore della legge italiana sull’AI cambia le regole del gioco: ecco cosa…

3 giorni ago

BlueIT AI Accelerator: l’umanesimo dell’intelligenza artificiale, il futuro che ha 300 anni

Con l'evento AI Accelerator BlueIT ha riunito esperti e visionari per riflettere sull’umanesimo dell’intelligenza artificiale:…

4 giorni ago

Tilly Norwood, l’attrice AI che sta scuotendo Hollywood tra innovazione e polemiche

Tilly Norwood: dalle micro-espressioni al respiro simulato: come l’attrice creata con l’AI riscrive il futuro…

5 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011