Con l’acquisizione di VMware da parte di Broadcom, il modello operativo e di licenza è stato notevolmente semplificato, allo scopo di migliorare ulteriormente l’esperienza dei partner e clienti italiani. In questo articolo esploreremo le soluzioni offerte da VMware per il cloud, l’integrazione con l’intelligenza artificiale e i punti di forza delle tecnologie VMware.
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La soluzione di punta di VMware, in seguito alla recente evoluzione, è VMware vCloud Foundation (VCF). Questo prodotto è un unico stack che copre tutte le esigenze del cloud pubblico, privato ed edge. La grande unicità di questa soluzione risiede nella sua capacità di essere cross-platform, fungendo da vero e proprio hypervisor per il cloud.
VCF soddisfa una gran parte delle esigenze dei clienti italiani, vista la sua ampia adozione da parte dei Service Provider. La soluzione rappresenta uno standard de facto nel mercato della virtualizzazione, consentendo di gestire workload in ambienti on-premises e di estenderli in ambienti cloud, facilitando così la creazione di ambienti ibridi o una completa migrazione verso il cloud.
L’adozione di VCF è vantaggiosa per la sua struttura integrata a stack, che include soluzioni potenti e rinomate come vSAN per la virtualizzazione dello storage e NSX per la virtualizzazione della rete. Inoltre, la componente Aria di VCF permette di gestire tutte le operazioni e l’automazione di un ambiente cloud con un’unica console, sia che si tratti di un ambiente on-premises che cross cloud.
L’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale è in costante crescita nelle aziende italiane. VMware ha mantenuto il passo con questa tendenza, migliorando continuamente le proprie soluzioni. Un aspetto cruciale dell’integrazione dell’AI è costituito dai container, con le tecnologie di containerizzazione che stanno sostituendo sempre di più le tradizionali macchine virtuali.
VMware vSphere Enterprise Plus integra nativamente Tanzu Kubernetes Grid, una tecnologia che permette di gestire i container insieme alle macchine virtuali in vSphere. La partnership con Nvidia è un altro elemento chiave: con le tecnologie di virtualizzazione di VMware, è possibile suddividere produttivamente le GPU, assegnandole a diverse macchine virtuali. Questa funzionalità è fondamentale in molti settori, dalla ricerca allo sviluppo di tecnologie di IA generativa, fino all’healthcare e all’automotive.
Molti clienti preferiscono eseguire le proprie soluzioni di IA su infrastrutture VMware dedicate per affrontare problemi di privacy e data breach, garantendo così maggiore sicurezza dei dati.
vSphere, insieme a vCenter, è conosciuto per l’innovazione costante che offre in ambito virtualizzazione. Una delle sue funzionalità più rivoluzionarie è vMotion, che consente di spostare una macchina virtuale tra nodi senza downtime. Il Distributed Resource Scheduler (DRS) permette un bilanciamento automatico dei workload su tutti i nodi di un cluster, ottimizzando l’utilizzo delle risorse hardware.
vSAN, nativamente integrato in vSphere, consente di definire policy di gestione dello storage a livello di singola workload o VM, utilizzando deduplication e compression per migliorare l’efficienza dello spazio di memoria. Le configurazioni di vSAN possono includere pool di storage basati su HDD e SSD o configurazioni “All-Flash” per applicazioni ad alte prestazioni. La configurazione “Stretched Cluster” offre una soluzione di Disaster Recovery, garantendo una copia dei dati in un sito secondario per mantenere la business continuity.
NSX non riguarda solo la virtualizzazione della rete, ma anche la sicurezza. La micro-segmentazione granulare permette di definire policy per singole VM o container, creando una bolla protettiva intorno a un’applicazione e isolando i workload per impedire attacchi malware. NSX offre un firewall distribuito virtuale e un load balancer virtuale, risparmiando sui costi hardware e migliorando la sicurezza e la gestione dei workload tra data center e cloud.
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