La nuova era Elon Musk inizia a farsi sentire. Si parte dagli account verificati di Twitter, per cui sono appena state rese note nuove regole. La piattaforma social presenterà a breve un nuovo piano per ottenere il badge di account verificato e per mantenerlo nel corso del tempo. L’azienda ha peraltro messo a tacere le voci in merito alla somma mensile da sborsare per tale “privilegio”, visto che online era stato diffuso un prezzo ben più alto di quello effettivamente previsto.
Elon Musk stesso ha confermato sul suo account Twitter che il badge blu di account certificato avrà un costo di 8 dollari al mese. Oltre ad avere l’account verificato, però, gli utenti beneficeranno di altre funzioni esclusive. Visto in questo modo, però, c’è da dire che la spunta blu di account verificato potrebbe assumere tutt’altro significato: se finora, su tutti i social, avere il badge significava in qualche modo essere un personaggio o un ente pubblici, averlo su Twitter significherà solo che si è abbonati. Ad ogni modo una rivoluzione e probabilmente solo la prima delle tante che il magnate ha in mente di compiere. Con buona pace di tutti quelli che non amano l’applicazione di costi ai servizi social. Ma come abbiamo già visto per Telegram, Instagram e Snapchat… ormai la strada delle funzioni extra a pagamento è stata aperta e già percorsa.
Secondo le informazioni disponibili fino a questo momento, chi deciderà di avere l’account Twitter verificato e pagherà la somma di 8 dollari al mese, potrà beneficiare di queste ulteriori funzioni e possibilità: pubblicare video e audio di durata maggiore rispetto agli account normali e gratuiti, visualizzare meno annunci pubblicitari sulla piattaforma (si stima di circa la metà), aggiunta di un tag secondario per i personaggi pubblici. E poi tutta una serie di priorità come quella nel campo di ricerca, nelle risposte e nella lista delle menzioni.
Come tutte le novità in cui occorre sborsare somme di denaro, anche quella di introdurre account verificati a pagamento su Twitter non ha avuto un’accoglienza positiva. Alcuni lamentano discriminazioni tra chi potrà permettersi di pagare l’abbonamento e chi no (ma questo allora potrebbe valere per qualsiasi altro servizio non free). Ma anche personaggi noti e non certo in difficoltà economiche, come lo scrittore americano Stephen King, hanno criticato la scelta di Elon Musk. Che ha prontamente risposto adducendo scelte di motivo economico a sostegno della piattaforma. In effetti, in passato, la monetizzazione di Twitter è stato un problema rilevante per l’azienda.
immagine: Pexels
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