Laura Boldrini: Facebook deve impegnarsi di più contro l’incitamento all’odio

Facebook deve fare molto di più per sradicare l’insorgere di sempre più contenuti che incitano all’odio presenti sulla piattaforma. Il Presidente della Camera Laura Boldrini ha sottolineato che l’aumento degli abusi via social sia alimentato dal diffondersi di notizie false.
La Boldrini, che è spesso oggetto di insulti sessisti e minacce online, si è lamentata con i manager di Facebook lo scorso novembre riguardo all’incitamento all’odio, avanzando proposte sui modi per affrontare il problema.

A due mesi dal nostro incontro non hanno ancora fatto nulla, non hanno nemmeno risposto a seguito delle mie dichiarazioni. Si fosse trattato anche solo di buone maniere, una risposta sarebbe stata opportuna. Facebook è una piattaforma che sta diventando sempre più pericolosa e la società deve impegnarsi prendendosi le proprie responsabilità sulla questione” ha dichiarato la Boldrini alla Reuters. Ha inoltre aggiunto che scriverà una lettera aperta direttamente a Zuckerberg questa settimana per sollecitarlo ad interventi più efficaci su Facebook.

Facebook ha dichiarato da tempo il proprio impegno a combattere l‘incitamento all’odio e le notizie false, lavorando a stretto contatto con le istituzioni italiane anche per affrontare il cyber bullismo.

Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft hanno stretto un accordo lo scorso maggio per applicare un codice di condotta dell’Unione Europea per affrontare gli abusi online, impegnandosi a rivedere la maggior parte delle richieste per la rimozione di abusi illegali – ritenute valide – entro 24 ore in Europa. Ma la Commissione Europea ha fatto sapere che soltanto il 40% dei contenuti segnalati come incitamento all’odio fossero stati revisionati entro 24 ore, con tempi ben diversi di nazione in nazione. In Italia, ad esempio, soltanto il 4% di questi post era stato rimosso entro un giorno.

Laura Boldrini ha scelto di diffondere alcuni dei post e commenti che le erano stati indirizzati e, nonostante molti di questi fossero stati segnalati a Facebook, nessuno tra i peggiori è stato rimosso, rimanendo così in vista sulla pagina ufficiale del Presidente della Camera.

Tra le richieste della Boldrini, una prevedeva l’apertura di un ufficio in Italia, all’interno del quale far fronte ai 28 milioni di utenti nazionali del social. Attualmente, i reclami italiani sono gestiti presso la sede europea della società in Irlanda, ma la Boldrini ha detto che l’azienda non le aveva comunicato quanti tra questi dipendenti parlassero italiano.

La Boldrini – che è un ex portavoce dell’ONU per i rifugiati – ha fatto sapere che molti commenti tra quelli che le erano stati indirizzati fossero nati grazie a notizie false che giravano sul suo conto. Alcune tra queste notizie riportavano la sua intenzione di anteporre i migranti ai cittadini, oppure riportavano che lei avesse suggerito alle donne italiane di indossare il velo o ancora che sua sorella – deceduta da tempo – guadagnasse dal traffico di migranti.
La scorsa settimana la Boldrini ha lanciato una campagna per accrescere la sensibilità verso i pericoli che comportano la diffusione di notizie false, in quanto queste minacciano la quotidianità delle persone: “Le notizie false e l’odio vanno di pari passo. Puntano a far perdere di credibilità gli avversari e minano la democrazia. Le notizie false fanno del male alle persone e diffondono sempre più odio”.


Laura Boldrini: Facebook deve impegnarsi di più contro l’incitamento all’odio - Ultima modifica: 2017-02-14T08:00:57+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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