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AI: Accordo Gruppo E e Araneum Group per portare l’intelligenza artificiale italiana a un nuovo livello

Il Gruppo E – realtà toscana che guida la transizione digitale sostenibile delle imprese – ha annunciato una nuova alleanza strategica con Araneum Group, software house romana specializzata nello sviluppo e nel training di modelli AI. Questa partnership si affianca a un altro tassello chiave: le attività di Memori, altra azienda del gruppo, con cui è stato sviluppato AISURU, la piattaforma proprietaria per l’orchestrazione dei processi di intelligenza artificiale.


Una filiera AI integrata e made in Italy

La forza di questa doppia intesa è nella sua coerenza: Memori fornisce la tecnologia, Araneum il know-how specialistico per addestrare i modelli su misura, mentre il Gruppo E coordina l’intero processo, dall’analisi iniziale all’implementazione operativa.
La scelta di Araneum Group, in particolare, non è casuale. Gli esperti della software house romana conoscono già in profondità AISURU – avendone seguito lo sviluppo da vicino – e partecipano attivamente come formatori alla AISURU Academy, il programma lanciato dal Gruppo E per supportare l’adozione consapevole, etica e conforme all’AI Act europeo.
Insieme, queste realtà compongono una filiera integrata dell’AI, interamente italiana, capace di accompagnare le aziende in ogni fase: dalla consulenza strategica, alla messa a punto dell’infrastruttura, fino al deployment e al training dei modelli.

Un modello di adozione AI consapevole

In un mercato in cui l’intelligenza artificiale è spesso raccontata come una scorciatoia magica, il Gruppo E ha scelto un approccio diverso: strutturato, graduale, trasparente. Come sottolinea Stefano Zingoni, Direttore della BU Innovability del Gruppo E: “Per raggiungere la piena maturità nell’adozione dell’intelligenza artificiale, un’azienda ha bisogno di infrastruttura, di una piattaforma di orchestrazione come AISURU e di bravi trainer. Grazie a questa alleanza con Araneum Group, i nostri clienti troveranno in noi tutte le componenti necessarie a sviluppare progetti AI di successo e avranno accesso a competenze elevate e sempre aggiornate”.
Il messaggio è chiaro: per fare AI seriamente servono tre cose – strumenti robusti, competenze verticali e una governance consapevole. E il Gruppo E, con Araneum e Memori, le ha tutte.

Dal codice alla cultura dell’AI

L’accordo con Memori, che ha portato alla nascita di AISURU, è il fondamento tecnologico. La partnership con Araneum è il potenziamento delle capacità operative. La formazione continua della AISURU Academy è il carburante umano. Insieme, queste leve permettono alle aziende clienti di:
• Identificare gli ambiti di applicazione dell’AI con un assessment mirato;
• Integrare l’AI nei processi aziendali, anche legacy, tramite AISURU;
• Formare i propri team con esperti certificati;
• Sviluppare e addestrare modelli AI in modo conforme alle normative europee.
Non si tratta, dunque, solo di adottare una tecnologia, ma di sviluppare una cultura aziendale centrata sull’intelligenza artificiale. Un’AI che non sostituisce, ma potenzia. Non aliena, ma connette.

La strategia del Gruppo E

Con questa strategia, il Gruppo E si posiziona come un abilitatore di AI a 360 gradi, in grado di portare le aziende italiane – grandi e medie – verso una digitalizzazione intelligente, sostenibile e conforme.
In un contesto in cui le aziende cercano certezze e competenze, il messaggio che arriva  è importante: l’Italia può non solo adottare l’AI, ma guidarne l’evoluzione con una filiera tutta sua.
Ed è proprio questa la vera notizia: l’intelligenza artificiale non è più un orizzonte lontano, ma una realtà concreta, accessibile e strutturata. Una realtà fatta di accordi come quelli tra Gruppo E, Araneum Group e Memori. Una realtà che parla italiano.


AI: Accordo Gruppo E e Araneum Group per portare l’intelligenza artificiale italiana a un nuovo livello - Ultima modifica: 2025-04-08T09:58:23+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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