Fake news sul coronavirus: disinformazione al 37%, ma è in diminuzione

Rischi, teorie complottiste sul virus e fatti di cronaca in negativo per cercare click, i contenuti più diffusi. Le fake news sul coronavirus non si placano. Un fenomeno poco arginabile e per il quale Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, continua a rivolgere particolare attenzione. In primis con la pubblicazione del secondo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online.

Nel secondo mese dell’emergenza epidemiologica in Italia, l’attenzione attribuita dalle fonti di disinformazione al coronavirus rimane elevata (37% del totale, nella settimana dal 13 al 19 aprile), pur attestandosi su valori inferiori rispetto a quelli registrati tra il 10 e il 20 marzo. Un trend decrescente, si osserva, anche per l’offerta di informazione, mentre torna ad aumentare l’incidenza della disinformazione sul totale delle notizie online relative al coronavirus (con un valore compreso tra il 5% e il 6%).

Fake news sul coronavirus, quali i trend

L’analisi del contenuto testuale di tutti gli articoli di disinformazione sul coronavirus evidenzia l’emergere di alcune narrazioni prevalenti sull’epidemia, quali i rischi, le teorie complottiste e la cronaca, imperniate su una comunicazione basata sull’utilizzo ricorrente di termini atti a far leva sulle emozioni negative.

Guardando dalla parte delle ricerche dell’utente, dopo aver toccato valori molto elevati nelle settimane più critiche dell’emergenza, si registra una diminuzione dell’approvvigionamento di news in rete legate al coronavirus. E anche sui social network le interazioni dei cittadini su contenuti legati al COVID-19 sono in calo. Così come la visione di video inerenti all’argomento virus. Probabile la colpa si possa attribuire proprio al costante inasprimento delle fake news sul coronavirus riscontrato in rete e denunciato già in passato da Agcom.

Nelle settimane dell’emergenza, l’Italia è il Paese che ha mostrato i tassi di crescita più elevati sia per la fruizione di informazione online, sia per l’utilizzo di social network e siti e app di messaggistica. E nei primi mesi del 2020 si rileva un cospicuo incremento di minacce e attacchi informatici, molti dei quali fondati sullo sfruttamento del veicolo socio-psicologico della pandemia in atto. Dall’inizio dell’anno, sono stati registrati 16.000 nuovi domini internet legati al Covid-19, di cui circa il 20% con finalità malevole.

La realizzazione del secondo numero dell’Osservatorio si è avvalsa della collaborazione di aderenti al Tavolo Piattaforme digitali e Big data – Emergenza Covid-19, in particolare Auditel (per l’approfondimento sui video online), Comscore (per il confronto internazionale), Newsguard (per il fact-checking delle principali notizie false diffuse nel mondo), Sensemakers-Shareablee (per l’analisi sui contenuti social) e Sogei (per quanto riguarda gli attacchi informatici legati al coronavirus), nonché delle prime elaborazioni svolte dalla Task Force di data science, attivata da Agcom sul tema della disinformazione online durante l’emergenza Covid-19.

 


Fake news sul coronavirus: disinformazione al 37%, ma è in diminuzione - Ultima modifica: 2020-04-29T11:00:17+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

GPT-5: tutte le novità del nuovo modello di OpenAI e il confronto con GPT-4o

GPT-5 è il nuovo modello di OpenAI: più intelligente, preciso e sicuro di GPT-4, con…

20 ore ago

Come la tecnologia sta trasformando la sicurezza in un’esperienza quotidiana senza soluzione di continuità

I sistemi di sicurezza domestica diventano intelligenti, autonomi e connessi. Scopri come l’IoT, l’AI e…

2 giorni ago

Hosting WordPress in cloud di Vhosting: come ottimizzare velocità e affidabilità

Con l’hosting WordPress in cloud di Vhosting, velocità, sicurezza e stabilità diventano accessibili anche ai…

2 giorni ago

OpenAI apre in Norvegia il suo primo data center europeo

OpenAI, l'azienda di ChatGPT, collabora con Nvidia per un data center rivoluzionario che aprirà nella…

3 giorni ago

10 competenze AI da inserire nel curriculum

Scopri le 10 competenze AI da inserire nel curriculum per distinguerti nel lavoro del futuro:…

2 settimane ago

La Kiss-Cam, i Coldplay, Astronomer e le regole delle big tech

Un abbraccio, una kiss-cam, il CEO e l'HR director di Astronomer: in 15 secondi si…

3 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011