ASUS ZenWatc
Il 79% delle aziende europee sta sperimentando un aumento nel numero di dipendenti che adoperano i wearable device sul luogo di lavoro e il 77% incoraggia attivamente il loro uso. A rivelarlo è la ricerca Trend Micro “Walking into Wearable Threats” che ha coinvolto 800 senior IT decision maker in Europa e Medio Oriente. Il 2015 è stato definito da più parti l’anno dei wearable, lo studio Trend Micro ha approfondito il tasso di crescita di questi nuovi dispositivi sul luogo di lavoro e i potenziali rischi per la sicurezza IT delle aziende.
La ricerca rivela che il 19% delle aziende europee sta già implementando l’utilizzo dei wearable in azienda e un altro 34% si dimostra interessato. Gli elementi determinanti per la spinta all’utilizzo dei wearable sono da ricercarsi nell’aumento della produttività (53%) o come parte del programma BYOD aziendale (46%). Le aziende britanniche si sono rivelato le più scettiche, con il 39% che scoraggia attivamente l’uso dei wearable.
E in Italia? Le aziende sembrano più aperte alle novità, con l’81% che incoraggia l’utilizzo dei nuovi dispositivi. Il 71% del campione italiano è interessato nel diffondere l’uso degli smartwatch, in particolare, e il 27% pensa che nella propria azienda sia già presente oggi un numero di dipendenti compreso tra i 50 e i 100 che utilizza i wearable device. Il 62% del campione italiano, inoltre, si aspetta un incremento significativo nell’utilizzo delle tecnologie wearable nei prossimi 12 mesi.
Le preoccupazioni maggiori sono legate alla sicurezza IT. Il 95% dei decision maker che hanno partecipato alla ricerca ritiene che i wearable device rappresentino un rischio. Il 47% pensa che i rischi provengano da una mancanza di policy di sicurezza e il 43% ritiene che siano un punto debole facilmente attaccabile dai cyber criminali. Il 90% crede quindi che l’organizzazione dell’IT o le policy di sicurezza BYOD dovranno cambiare per poter includere i wearable device.
Il 56% pensa inoltre che le aziende devono introdurre delle limitazioni all’accessibilità ai dati da parte dei nuovi dispositivi. L’Italia è il Paese che sostiene maggiormente l’introduzione di policy di sicurezza per i wearable device, con il 92% dei rispondenti favorevoli.
Cecilia Cantadore
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