Microsoft vuole dare nuova vita ai giornali locali

Microsoft ha dato vita ad una partnership con la Pioneer News Group, una società di Seattle che possiede 23 quotidiani e settimanali sparsi per gli USA.

Non si tratta della mancanza di volontà da parte dei lettori di conoscere quello che succede a livello locale. Quello che accade ai giornali è molto simile a quello che è successo al business musicale: la gente vuole ancora la musica, così come avviene per le notizie, ma non sente più bisogno di acquistare dischi (o giornali, nel caso specifico).

Le vendite dei quotidiani locali sono crollate, ciò si traduce con budget sempre più ridotti, sempre meno reporter che scrivono storie e meno motivi per acquistare un giornale che pubblicherà notizie che già conosciamo.
Si tratta di un ciclo che, se non dovesse essere interrotto, porterebbe alla chiusura di una serie innumerevoli di realtà che ruotano attorno all’editoria. La gente vuole ancora le notizie locali, ma sono in molti a volerle in formato digitale, fruibile via social media o in modo interattivo.
Negli Stati Uniti, una piccola società che si occupa di media a Nord est del Pacifico ha fatto squadra con Microsoft per provare qualcosa di nuovo e la collaborazione tra le due parti punta a portare le notizie sui tablet Windows 10, fornendo tutti gli strumenti necessari a chi decidesse di sottoscrivere il servizio di news locali.

Pioneer News Group ha iniziato ad offrire i tablet Windows da 11 pollici a quei lettori che sottoscriveranno un abbonamento annuale alla loro pubblicazione, al costo di 15 dollari al mese.
Gli abbonati otterranno così il tablet con la versione digitale delle loro news locali, ma anche la versione cartacea della pubblicazione domenicale – più ricca di approfondimenti – come parte del loro abbonamento. La sottoscrizione non sarà limitata al tablet collegato all’offerta, infatti, sarà consultabile anche su qualsiasi dispositivo che già si possiede.
Insieme all’abbonamento si riceverà la app uReporter, la quale offre strumenti per condividere una notizia dal proprio dispositivo. Questo sforzo è stato descritto da Microsoft come un obbiettivo che punta alla creazione di un ecosistema capace di sfidare i social media attraverso una comunità locale di residenti e imprese al cui centro vi è il quotidiano.

Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma che ha senso. Ammettere che i quotidiani non siano più il mezzo primario di divulgazione della notizie è il primo passo, ma attraverso una nuova modalità di fruizione il valore dei reporter e delle storie di qualità passerà attraverso un’esperienza di tipo interattivo, coinvolgendo i lettori al fine di mantenere in vita la stampa, sia cartacea che digitale.
L’unione tra Microsoft e Pioneer comporta un cambiamento nella fruizione delle notizie da parte del consumatore e cambia semanticamente la definizione di notizia. Notizia diventa così: qualsiasi cosa cui sia interessato il lettore, che può essere una storia da prima pagina così come la novità a menù nel ristorante più in voga di una cittadina.

“È un’evoluzione entusiasmante per l’industria di settore” ha commentato Mike Gugliotto, CEO di Pioneer News Group nel corso di una conferenza stampa, “Si fa un passo avanti in termini di interazione all’interno di una comunità, anche solo chi ha aspettato a prendere un tablet per casa, ora ne avrà uno a prezzo accessibile e corredato di notizie sempre aggiornate”.
Tutti sanno che un tablet non sia sufficiente per arginare la crisi dell’industria dell’editoria, ma si tratta di un buon inizio. Far sì che le persone adottino determinate tecnologie potrebbe significare andare contro ai lettori della vecchia guardia, che difficilmente rinunceranno alla carta stampata, ma di pari passo si potrebbero indurre i giovani a capire il valore delle informazioni di qualità, in cambio delle quali è giusto corrispondere un prezzo onesto.


Microsoft vuole dare nuova vita ai giornali locali - Ultima modifica: 2016-12-02T10:20:07+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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