Categories: Tech-News

Quanto pesa una nuvola

Editoriale di Francesco Marino

Francesco Marino - Twitter @framarin

Si chiama Cloud, alcuni (non si sa bene per quale motivo) la chiamano “la cloud” attribuendo alla parola inglese il femminile della traduzione italiana. Ma a parte i virtuosismi linguistici tricolori rimane da chiedersi perché questa tecnologia si chiami Cloud, ovvero nuvola.
All’origine, ovviamente c’è un nerd. Quando si disegnavano le reti l’obiettivo degli ingegneri era quello di tracciare uno schema preciso di quali dispositivi fossero collegati nelle rete e in che modo. Solo che a volte il network aziendale si connetteva a reti di altri o ad Internet e il povero ingegnere non sapeva come fossero strutturate quelle reti, allora (nel dubbio) disegnava una nuvoletta che significava sostanzialmente: “qui c’è una rete ma non ho idea di come sia fatta”. Che la tecnologia più ammirata di questi anni prenda il proprio nome e il proprio simbolo dalla sua indeterminatezza, può non essere rassicurante.
Il cloud funziona e non si sa perché, o almeno non si sa esattamente come (questo vuol dire il suo simbolo); ma non è un male. Non sempre è utile avere una conoscenza dettagliata degli strumenti che ci permettono di realizzare i nostri obiettivi, non serve se dobbiamo usarli e non ripararli, modificarli o integrarli. Come semplici utenti meno ne sappiamo e meglio è, a patto che tutto funzioni e che il contratto con i suoi livelli di servizio venga rispettato.
Se invece quella nuvola la vogliamo creare noi o la vogliamo realizzare per altri le cose cambiano.
Si scopre che la leggerezza del Cloud (per gli utilizzatori) è possibile grazie al metallo pesante dei server e delle connessioni che le danno vita. Potete ammirare uno dei datacenter di Google in questo numero (giusto per averne un’idea) che non è neanche tra i più grandi al mondo.
Indubbiamente il cloud libera le idee perché d auna parte consente a chi lo utilizza di concentrarsi sulla propria attività principale e a chi lo propone consente di inventare nuovi servizi, praticamente senza limiti.


Quanto pesa una nuvola - Ultima modifica: 2013-07-03T09:48:42+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

OpenAI Academy: l’università gratuita dell’AI (quasi) nessuno sta raccontando

OpenAI ha appena lanciato una piattaforma di formazione gratuita chiamata OpenAI Academy, un concentrato di…

1 giorno ago

Amazon Kuiper vs Starlink: la sfida spaziale di Bezos contro Musk

Amazon investe 10 miliardi per lanciare 3.236 satelliti Kuiper, offrendo internet globale a bassa latenza.…

1 giorno ago

Meta userà i dati degli utenti europei per addestrare l’AI: come opporsi

Meta userà i dati pubblici degli utenti europei per addestrare la sua IA. Il Garante…

1 giorno ago

Survey Rivenditori IT: qual è il vero interesse per l’intelligenza artificiale?

Un sondaggio esclusivo per i rivenditori IT sull'intelligenza artificiale: scopri trend, opportunità e ottieni vantaggi…

2 giorni ago

Festa della mamma: origini e significato

Le origini della festa della Mamma, da Anna Jarvis che ne ottenne l'istituzione nel 1914,…

4 giorni ago

GIF Festa della mamma 2025, le migliori per gli auguri su WhatsApp

GIF per la festa della mamma 2023, immagini animate da scaricare gratis e condividere su…

4 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011