Quotazione Dropbox: potrebbe essere la più interessante del 2017

Arriva la quotazione di Dropbox: Il servizio gratuito di cloud Dropbox sta per entrare in Borsa. La società sarà in grado di attirare anche gli utenti corporate?

Si prepara la quotazione Dropbox in Borsa. Secondo le ultime stime, Dropbox dovrebbe essere valutata all’incirca 10 miliardi di dollari, ma quello che ci si domanda è: sarà possibile per un’azienda che offre un servizio di storage gratuito, trovare un numero sufficiente di clienti a pagamento per dar via ad un nuovo corso del business?

Le sorprese della quotazione Dropbox>/h3>
Gli investitori potrebbero ritrovarsi davanti ad una piacevole sorpresa, perché secondo alcune fonti vicine ai vertici finanziari di Dropbox, le vendite sembrano crescere al ritmo di 750 milioni di dollari l’anno, contro i 400 milioni del 2014. Sta crescendo Dropbox Business, una versione del servizio destinato alle imprese, che costa 150 dollari all’anno per ogni dipendente. Dalla sua Dropbox ha investito pesantemente in ingegneria, vendite e infrastrutture IT per raggiungere tale scopo.

Le novità a fine gennaio

Drew Houston, CEO e cofondatore di Dropbox sta conducendo delle azioni strategiche significative. In aggiunta alla vendita di utility in grado di mantenere i file sicuri e accessibili, sta inoltre lavorando per offrire un software che potrebbe tornare utile nella gestione e creazione di contenuti e agevolazioni nel disbrigo di compiti lavorativi di vario genere, ma tutte le novità sono rimandate al 30 gennaio, giorno in cui si terrà una roadmap ufficiale per la stampa.

10 milioni di utenti per Dropbox

Gli investitori sembrano non essere impensieriti dal modello di business di Dropbox, circa 10 milioni di nuovi utenti iniziano ad utilizzare il servizio ogni mese. In aggiunta sono sempre di più a sottoscrivere l’abbonamento professionale da 100 dollari all’anno grazie al quale è possibile disporre di un maggiore storage e migliori opzioni di condivisione e molti di questi clienti utilizzano Dropbox come strumento di lavoro, in numeri, si tratta di circa 200.000 piccole e grandi imprese che se ne avvalgono.

Nuove funzioni Dropbox per le imprese

La giusta spinta potrebbe arrivare proprio dallo sviluppo di software per la collaborazione e la produttività che indurrebbero sempre più organizzazioni ad acquistare i servizi Dropbox. Il primo esempio di strumenti sempre più apprezzati è Paper, una sorta di foglio bianco tramite il quale è possibile condividere Google Docs, fogli Excel e altri asset digitali. Paper è in beta già dal 2015, ma sembra che il rilascio della versione ufficiale sa ormai imminente, prospettando una crescita di business incisiva per Dropbox.

Dropbox vuole cambiare gli uffici

Ma Dropbox non è l’unico esempio di tentativo di cambiare il modo in cui le persone lavorano in ufficio. Basti pensare a G Suite Google che offre la versione business di Google Docs e Gmail.
Anche Facebook ha proposto un servizio di collaborazione che si chiama Workplace e Microsoft sta puntando al miglioramento del proprio cloud per tenere stretta la quota di mercato che Office e Windows da sempre monopolizzano.
Dropbox ha conquistato la fiducia delle aziende sanitarie e quelle di servizi finanziari, ma ci sono società come Asana, Atlassian e Slack che offrono già dei servizi a cui Dropbox ora può solo aspirare. Ma di certo il mondo del business sta migrando verso il cloud.

La lunga corsa di Dropbox verso le aziende

Dropbox sta puntando verso queste nuove opportunità già dal 2014, con l’arruolamento di Woodside, ex esperto operativo di Google e alle vendite della divisione telefoni cellulari di Motorola Mobility. Da quando fa parte di Dropbox ha già assunto più di 200 venditori, il team ingegneristico ha raddoppiato i suoi 1.000 membri dello staff e ha supervisionato con successo un’enorme revisione IT. Dropbox ha spostato miliardi di file dei suoi clienti statunitensi dalla piattaforma di Amazon a tre dei propri data center. In questo modo, Dropbox è stata in grado di modificare la propria rete per ridurre il tempo necessario per la memorizzazione e la sincronizzazione del traffico.

Da app gratuita a infrastruttura aziendale

Dropbox si sta ancora evolvendo dallo stato di creatore di una app pubblica e gratuita a quello di creatore di infrastrutture IT aziendali.
Ora, si dovrà passare da un tipo di tecnologia che è stata progettata per essere il più invisibile possibile, alla realizzazione di prodotti che gli utenti utilizzeranno per la maggior parte della propria giornata lavorativa. Si tratta sì di un rilancio, come ad esempio del prodotto Note che non aveva avuto una gran presa, ma si tratta anche di una nuova concezione del servizio stesso.

Per il futuro del business

Woodside, dalla sua, risponde allo scetticismo facendo notare che soltanto poche società possono vantare le competenze tecniche per poter portare avanti dei progetti così ambiziosi “Ci sono quasi due miliardi di lavoratori al mondo che studiano le nuove frontiere della conoscenza e gli strumenti dei quali si avvarranno tra cinque anni non saranno quelli che hanno a disposizione oggi. E noi abbiamo la certezza di avere la nostra da dire in questo campo”.

Quotazione Dropbox: potrebbe essere la più interessante del 2017 - Ultima modifica: 2017-01-04T08:00:13+00:00 da Francesco Marino

Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic