Multe salate per le società di food delivery (Deliveroo, Glovo, JustEat e Uber Eats) le norme sulla salute e sicurezza sul lavoro dei rider. Un’indagine della procura di Milano ha portato ammende per 733 milioni. Indagine avviata durante il lockdown, quando i rider hanno svolto una funzione essenziale consegnando i pasti nelle abitazioni ma incorrendo anche in alcuni incidenti stradali. Da lì i carabinieri del Nil ( comando per la tutela del lavoro) hanno verificato la posizione di 60mila fattorini, accertando il tipo di rapporto di lavoro anche con Inail e Inps e le dinamiche esistenti con la piattaforma digitale.
Il nocciolo della questione è che si tratta di un rapporto subordinato. Nei verbali inviati la Procura chiede ai datori di lavoro delle food delivery di applicare contratti adeguati e assunzioni, considerare cioè i rider non più come lavoratori autonomi e occasionali, ma para subordinati. I rider non sono infatti indipendenti nella gestione del lavoro ma “controllati” dall’algoritmo che assegna a loro le consegne e che monitora le loro prestazioni. Da ciò ne segue la violazione dell’obbligo di prestare ai lavoratori tutele su infortuni e malattia, con conseguente mancanza del versamento dei contributi INAIL e INPS, ma vengono anche contestati i mezzi di trasporto, usualmente di proprietà dei rider, e spesso non corrispondenti ai requisiti minimi di sicurezza sul lavoro.
“Se le aziende pagheranno queste ammende, ciò consentirà loro l’estinzione del reato”, dicono dal Nil. Intanto i rider in Italia “hanno un trattamento di lavoro che nega loro un futuro”. Hanno un permesso di soggiorno regolare, ma non permettiamo loro di costruirsi una carriera adeguata. Non è più tempo di dire che sono schiavi, ma è tempo di dire che sono cittadini”. Sulla food delivery Uber Eats, già coinvolta in un’inchiesta per caporalato e commissariata, è stata aperta un’indagine fiscale. Gli effetti dell’attività investigativa potrebbero essere rivoluzionari per il settore, che stava faticosamente cercando un accordo per il contratto dei rider e aveva visto JustEat lanciare una campagna di assunzioni di mille persone in due mesi a partire da marzo.
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