Gli appassionati di podcast possono trovare un ottimo alleato in Spotify. E non solo perché l’app di streaming musicale ha un vastissimo catalogo di podcast di tutti i generi ma anche perché presto potrebbe consentire agli utenti di creare il proprio podcast direttamente da app. Chi vorrà cimentarsi in tale avventura, perché crede di poter avere qualcosa di interessante da condividere con gli altri, non dovrà fare altro che affidarsi all’applicazione di Spotify e creare il suo contenuto.
La notizia che farà felici i creator di podcast arriva direttamente dall’account Twitter ufficiale di Spotify Nuova Zelanda, il primo a dare l’annuncio della nuova feature. E si tratta di un annuncio a dir poco interessante perché Spotify, nel breve video che viene postato all’interno del tweet, rivela anche quali dovrebbero essere le modalità di creazione dei podcast sulla sua piattaforma.
La vera innovazione, in tal senso, sarà quella di non doversi più appoggiare ad una piattaforma esterna (Anchor) per la creazione e il caricamento dei podcast su Spotify – cosa che continuerà ad avvenire finché il servizio non aprirà a tutti gli utenti la possibilità di creare e postare podcast con strumenti interni alla sua piattaforma.
Quando sarà possibile creare e postare podcast direttamente su Spotify questi saranno i passi da seguire per poterlo fare: premere sul pulsante + all’interno dell’applicazione di Spotify, selezionare la voce “Registra podcast” e al termine dell’operazione aggiungere nome, copertina e infine condividere il contenuto. Il podcast può essere registrato in unica o in più sessioni e inoltre sarà possibile modificare l’audio o aggiungere musica di sottofondo.
Nonostante Spotify abbia annunciato la novità sulla creazione dei podcast direttamente dalla sua app, al momento non ha fornito ulteriori informazioni su quando la feature sarà estesa a tutti i Paesi in cui la piattaforma è in uso. Al momento, quindi, tale possibilità sembra essere confinata soltanto alla Nuova Zelanda. Probabilmente la piattaforma di streaming musicale ha deciso di procedere ad un test e solo successivamente di aprire la possibilità a tutti gli altri Paesi del mondo. Probabilmente non sarà necessario attendere ancora molto per l’estensione della funzione.
Immagine: Pexels
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