Digitalic n. 34 / La nuova forma della Memoria

Il futuro della memoria

La memoria non è associata al passato, almeno non solo. Di certo è legata anche al presente, ma lo è ancora di più al futuro. Quello che si ricorda guida le decisioni di ogni giorno e la tecnologia ha reso tutto questo ancora più vasto e potente. In pochi anni il digitale ha modificato radicalmente il modo in cui conserviamo le informazioni, ha mutato il nostro modo ricordare e di usare quello che sappiamo e archiviamo.
Lo ha fatto nel privato, ancora di più nelle aziende.
La memoria è cambiata, i sistemi di archiviazione sono entrati sempre più a fondo nella vita delle persone e delle imprese. Dalle foto di famiglia ai bilanci aziendali, tutto finisce su un supporto digitale. Le nostre emozioni, come il nostro lavoro abitano nella stessa casa che è fatta di 0 e di 1.
Quello che è affascinate è che, grazie agli strumenti di archiviazione e di analisi, lo storage gioca un ruolo sempre più importante; non solo riguarda il passato (conservazione, archiviazione dei dati) ma riguardo al futuro delle aziende.
I dati diventano una nuova materia prima da lavorare, allo storage si guarda non più come ad un magazzino di scatoloni impilati che nessuno vuole vedere, ma come ad una sorgente da cui possono scaturire nuove idee, linee di tendenza e quindi nuovi modelli di business. Prima si archiviava per dimenticare, ora per avere indicazioni su come agire.
La memoria ha molto da dire sul futuro, insomma. Alla nuova forma della memoria è dedicato questo numero di Digitalic, che ha assunto le sembianze di una scheda SSD, con capacità di 84 Pg (ottantaquattro pagine) tutte da conservare, anzi da archiviare. Abbiamo voluto guardare a questo tema da molti punti di vista, anche come il mondo digitale sta modificando il nostro modo di apprendere e ricordare.
Francesco Marino


Digitalic n. 34 / La nuova forma della Memoria - Ultima modifica: 2014-12-01T08:36:00+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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