Un 2019 positivo per il business della musica in streaming. L’intero mercato è cresciuto di circa il 32% su base annua, mentre Spotify e Apple Music sono ancora in testa al gruppo. Secondo la ricerca di Counterpoint, il numero di abbonati alla musica di Apple è cresciuto del 36%, conquistando il 19% del mercato.
Analizzando questi dati che identificano un trend in positivo della musica in streaming si apprende l’annuncio di Amazon. Chi vorrà usufruire del servizio Amazon Music in streaming senza dover sottoscrivere un abbonamento Amazon Prime o Amazon Music Unlimited, da oggi potrà farlo.
La novità arriva per gli utenti italiani come per quelli francesi e spagnoli e prevede si possano trasmettere i contenuti di Amazon Music su dispositivi come Echo, l’app di Amazon Music per iOS, Android e Fire TV senza la necessità di possedere un abbonamento Prime o Music Unlimited. I contenuti che possono essere trasmessi in questa modalità presuppongono delle limitazioni. Le playlist disponibili saranno le seguenti:
L’iniziativa del colosso di e-commerce riguarda quindi gli iscritti in Francia, Italia e Spagna, che potranno ascoltare molta più musica anche senza sottoscrivere un abbonamento o la necessità di avere una carta di credito. Gli appassionati di musica saranno in grado di riprodurre migliaia di stazioni radio basate su qualsiasi canzone, artista, epoca e genere; oltre a poter ascoltare alcune delle migliori playlist globali di Amazon Music.
Anche i numeri di Spotify sono cresciuti del 23%, conquistando un’impressionante quota di mercato del 35%, rappresentando addirittura il 31% delle entrate totali del mercato nel settore della musica in streaming. Il terzo posto è occupato dal servizio di streaming di Amazon che raggiunge il 15% e nel periodo di epidemia da coronavirus sarà gratis anche in Italia, mentre YouTube Music chiude con solo il 6% del totale degli abbonati premium.
I servizi di streaming musicale permettono di accedere in qualsiasi momento e da qualunque postazione a cataloghi composti da milioni di brani. Una vera e propria rivoluzione, soprattutto se si pensa alle modalità di fruizione di canzoni e album dei decenni scorsi. Non è nemmeno più necessario acquistare un disco, poiché le formule di abbonamento ne permettono il noleggio.
Gli analisti di mercato ritengono che il successo di Apple sia dovuto al costante miglioramento del servizio e continuano a strappare abbonati da Spotify, mentre l’attenzione di quest’ultimo su contenuti esclusivi e offerte promozionali ha portato anche a una crescita significativa.
Counterpoint ritiene che la tendenza continuerà per tutto il 2020 e che gli abbonati cresceranno di oltre il 25% a causa dell’epidemia di COVID-19. Se le previsioni sono corrette, il numero totale di abbonati pagati in tutto il mondo supererà i 450 milioni.
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