Il tira e molla tra la White House e Huawei continua a confondere e a tenere tutti col fiato sospeso: durante un evento svolto a Shenzhen, dove si trova la sede di Huawei, Wang Chenglu ha annunciato che il sistema operativo proprietario non sbarcherà a breve sui dispositivi più popolari.
Se fino a qualche tempo fa i più sognatori continuavano a sperare di vedere realizzato un sistema operativo che possa dare filo da torcere ad Android, oggi il Presidente del Dipartimento Software di Huawei ha messo definitivamente le cose in chiaro.
HarmonyOS sarà installato su tutti i dispositivi prodotti da Huawei, ma non sui più diffusi e popolari. La venuta del nuovo sistema operativo riguarderà, infatti, soltanto device come smartwatch, smart speaker, ma anche TV e visori per la realtà virtuale.
Restano ancora fuori dal discorso gli smartphone, i tablet e i PC prodotti dal brand cinese, per i quali Huawei ha intenzione di continuare con le scelte tradizionali attuate fino ad oggi.
Gli smartphone e i tablet di Huawei lanciati il prossimo anno, dunque, saranno ancora equipaggiati con il sistema operativo di Google. Huawei sta cercando di resistere al duro colpo di Washington e alle conseguenze del bando che risale ormai a sette mesi fa, continuando a scegliere Android per i suoi dispositivi mobili. O almeno, una versione rivisitata dello stesso, senza i Google Mobile Services, e con l’alternativa dello store di Huawei montato a bordo, per consentire il download e l’installazione delle app più amate.
Già l’ultimo flagship della casa cinese Huawei Mate 30 è stato lanciato con ritardo rispetto al paese di origine, e manchevole dei servizi Google ai quali siamo abituati – come le app di YouTube, Gmail, o Google Maps, per citare le più popolari. Per il momento, comunque, pare che Huawei preferisca comunque la strada dell’open-source di Android ad una sua completa sostituzione con HarmonyOS.
Il neonato sistema operativo fu presentato in via ufficiale ad agosto, durante la Huawei Developer Conference, e sin da subito è stato chiaro a tutti che HarmonyOS ha tutte le carte in regola per provare a farsi spazio tra Android e iOS ma che, ciò nonostante, la casa di Shenzhen non ha intenzione di arrivare a tanto, a meno di esserne costretta dalle decisioni di Washington.
Per quanto riguarda i computer, invece, Huawei continuerà ad installare Windows: di recente l’amministrazione Trump ha autorizzato Microsoft alla vendita dei suoi prodotti alla società di Zhengfei, concessione che non è ancora arrivata per Google e il suo Android.
Il prossimo anno, dunque, non sarà quello propizio per la venuta di smartphone con HarmonyOS a bordo, almeno stando a quanto Huawei ha pianificato fino ad oggi.
Scopri le 10 competenze AI da inserire nel curriculum per distinguerti nel lavoro del futuro:…
Un abbraccio, una kiss-cam, il CEO e l'HR director di Astronomer: in 15 secondi si…
OpenAI ha lanciato ChatGPT Agent, il primo agente di ChatGPT completamente autonomo che trasforma l'AI…
Il colosso di Menlo Park rifiuta il framework volontario europeo mentre OpenAI si allinea al…
NTT DATA integra sostenibilità e innovazione digitale: software green, IT decarbonizzato, supply chain circolari e…
L’indagine ASUS-Research Dogma rivela che il 91% delle PMI italiane ha adottato pratiche IT sostenibili,…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011