Il Mac cambia processore, Apple dice addio ad Intel

Il Mac cambia processore. La notizia arriva direttamente dagli Stati Uniti e niente meno che da Bloomberg. L’annuncio avverrà durante la conferenza per sviluppatori WWDC 2020 che quest’anno si terrà in formato virtuale a partire dal 22 giugno.

Il rumor secondo il quale Apple annuncerà il passaggio ai chip con architettura ARM per Mac questa volta è confermato da Mark Gurman, il redattore di Bloomberg. Uno sempre sul pezzo quando si parla della Mela e dei suoi fornitori. Sebbene il giornale economico statunitense mantiene una porta aperta a possibili slittamenti dell’annuncio.  L’operazione avrebbe il nome in codice “Kalamata” e annunciarla in questo momento consentirà agli sviluppatori di programmi di adeguarsi in vista del debutto dei primi Mac con chip Apple/ARM nel 2021.

Il Mac cambia processore, non è la prima volta

Il Mac cambia processore e non è la prima volta che Apple effettua un passaggio ad architetture differenti. Si ricorda quello degli anni ’90 quando la Mela passò dalle CPU Motorola a PowerPC, e del giugno del 2005, quando Steve Jobs annunciò un nuovo “switch” con il passaggio dai processori PowerPC agli Intel, con i primi iMac e MacBook Pro con CPU Core Duo di Intel disponibili dal gennaio 2016, seguiti nei mesi successivi da tutti gli altri.

A perderci sarà sicuramente Intel in virtù di un market share di Apple del 10% a livello globale sui Mac. Si perde un cliente importante. Del resto non è solo Apple a cercare di ridurre i costi producendo in casa processori proprietari. Samsung, Lenovo e altre ancora, hanno creato o stanno per commercializzare anche loro prodotti con CPU ARM-based.

Ma la scelta di Apple di passare alla progettazione in prima persona dei chip per i Mac si deve, secondo quanto riportato da Bloomberg, anche al rallentamento dei progressi prestazionali dei chip Intel negli ultimi anni. Il colosso dei microchip solo di recente sembra aver ripreso il filo della progettazione, tanto dei chip quanto dei processi produttivi. Il rallentamento ravvisato da Apple si ricollega infatti al fin troppo rimandato passaggio al processo a 10 nanometri, cosa che ha rallentato a cascata tutti i piani di sviluppo, compresi i chip destinati ai Mac.

Il primo chip Apple per Mac dovrebbe avere 12 core, 8 ad alte prestazioni chiamati Firestorm e 4 più efficienti denominati Icestorm. L’azienda avrebbe inoltre già in cantiere la successiva generazione di questi chip, caratterizzata da un numero di core superiore e sviluppata sulla base del futuro SoC A15“, ha aggiunto Bloomberg.

 


Il Mac cambia processore, Apple dice addio ad Intel - Ultima modifica: 2020-06-10T14:28:32+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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