Profili WhatsApp cancellati, nomi sospetti vengono bannati

Numerosi profili WhatsApp cancellati. Secondo lo staff di WaBetaInfo, sito esperto in analisi sull’app di messaggistica, molti utenti reclamano di essere stati banditi senza alcun motivo evidente. In realtà una spiegazione c’è ed è diventata ben evidente. WhatsApp sta vietando di utilizzare l’app agli iscritti all’applicazione che utilizzano nomi (spesso il soggetto è il nome di un gruppo) considerati malevoli.

Le segnalazioni giunte a WaBetaInfo hanno fatto scattare un campanello di allarme tanto che sono state fatte delle debite ricerche in merito a questa strana situazione. In sostanza cosa si evince? Molto semplicemente lo staff di WhatsApp ha registrato dei comportamenti anomali da parte di alcuni utenti e ha deciso appunto di bannarli. Profili WhatsApp cancellati che come conseguenza hanno la perdita di chat e della cronologia nonché di tutte le conversazioni di un determinato gruppo oltre dei media dei link e dei documenti contenuti.

I protagonisti di questa vicenda, e parliamo di oltre centinaia di utenti, hanno provato a contattare lo staff dell’applicazione, ma hanno ricevuto una semplice risposta automatica in cui si diceva che avevano violato i Termini di Servizio. Senza nessuna possibilità di riavere indietro il proprio profilo.

Su indagine di WaBetaInfo un primo riscontro è stato trovato su Reddit dove l’utente Mowe11 ha pubblicato un post sul divieto di utilizzo di WhatsApp a proprio discapito. Ha spiegato che un ragazzo che era un membro del suo gruppo ha cambiato il nome del suo gruppo universitario in qualcosa considerato illegale, determinando il divieto di utilizzo dell’app di messaggistica per l’intero gruppo.

Un altro utente di Reddit, Francisco Alfaro, era in un gruppo della sua scuola, con circa 100 partecipanti. Tutti i membri sono stati “misteriosamente” banditi senza una ragione apparente.
Ed un altro indizio sulla questione è poi arrivato da un follower dell’account Twitter di WaBetaInfo in cui il  seguace, Lautaro, ha affermato di essere stato bandito per lo stesso motivo. Un cambio di nome non digerito.

Non si è capito nel dettaglio perché ciò accada, o meglio perché i profili WhatsApp cancellati vengano scelti con un particolare rilevamento. Ciò che è quasi certo è che si tratti sicuramente di un processo automatico e per lo più che influisca soprattutto su vecchi gruppi o gruppi che hanno un molti partecipanti, con un soggetto di gruppo dannoso.

Profili WhatsApp cancellati, una soluzione diabolica

Sul fatto che WhatsApp si tuteli non si può troppo discutere. E come afferma una nota di WaBetaInfo “probabilmente questo è l’unico modo che WhatsApp può utilizzare per rilevare gruppi dannosi, visto che le chat e le chiamate sono crittografate end-to-end esi può vedere il contenuto del gruppo, ma possono solo vedere i suoi metadati”. 

Il problema nasce dal momento in cui un partecipante di un folto gruppo, reo di questa pratica applicata da WhatsApp nel cancellare gruppi considerati sospetti, per dispetto o per puro divertimento possa di sua iniziativa cambiare il nome del gruppo inficiando l’esistenza dello stesso in quanto poi a rischio bannaggio.

Si consiglia quindi agli amministratori dei gruppi su WhatsApp, di utilizzare la nuova funzione di limitazione delle informazioni di gruppo, per cui solo l’amministratore sarà in grado di modificare le informazioni di gruppo.

Basta andare nelle opzioni su “impostazione gruppo”, cliccare poi su “modifica amministratori del gruppo” e cliccare su “solo amministratori”. Tutto risolto.

 


Profili WhatsApp cancellati, nomi sospetti vengono bannati - Ultima modifica: 2019-11-11T11:30:46+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Il pensiero di Papa Francesco su tecnologia e AI: l’eredità di un pontefice visionario

Nel momento in cui il mondo saluta Papa Francesco, riflettiamo sulla sua visione della tecnologia…

5 giorni ago

Luna IntuiCell, il cane robot che impara come un cucciolo: l’era del sistema nervoso digitale

La startup svedese IntuiCell ha sviluppato Luna, un robot quadrupede che non si affida a…

5 giorni ago

Trump firma l’ordine esecutivo per portare l’AI nelle scuole

Gli Stati Uniti lanciano un piano nazionale per introdurre l'IA nelle scuole. Opportunità, rischi e…

5 giorni ago

L’AI generativa entra nel design: ecco la piattaforma italiana che aggiorna l’esperienza d’arredo

Dexelance e Meridiani puntano sull’intelligenza artificiale per aggiornare il processo tra idea progettuale e visualizzazione…

5 giorni ago

BlueIT Innovation Hub: il luogo dove l’innovazione prende forma, mettendo la persona al centro

BlueIT ha inaugurato il suo Innovation Hub nel cuore della Campagna Cremasca. La sede è…

1 settimana ago

Asus Zenbook A14: il laptop AI-ready che pesa meno di un chilo

Lo Zenbook A14 è il nuovo ultraleggero firmato ASUS: design in Ceraluminum™, prestazioni AI con…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011