SECONDO UN PAPER DI MYRIAM MARIANI E KARIN HOISL E’ NECESSARIO INTERVENIRE PER ASSICURARE UGUALE RETRIBUZIONE E PER INCORAGGIARE LE STUDENTESSE A INTRAPRENDERE PERCORSI DI STUDIO SCIENTIFICI. LE DONNE COSTITUISCONO SOLO IL 4,2% DEGLI INVENTORI
Ma che cosa devono inventarsi le donne per esser pagate come gli uomini? Nella ricerca industriale le donne costituiscono solo il 4,2% del totale degli inventori e guadagnano il 14% in meno delle controparti maschili, anche considerando le differenze di ruolo, i possibili figli e altre caratteristiche. Inoltre, la differenza persiste a dispetto del fatto che la qualità della ricerca delle donne non è diversa da quella dei maschi.
Myriam Mariani (Università Bocconi) e la coautrice Karin Hoisl (Mannheim University) raggiungono questa conclusione analizzando un campione di 9.692 inventori di 23 paesi e illustrano i loro risultati in un articolo di prossima pubblicazione su Management Science, dal titolo It’s a Man’s Job: Income and the Gender Gap in Industrial Research.
Le autrici trovano che la relazione tra figli e reddito è negativa ma vale sia per gli uomini sia per le donne. Tuttavia, le donne guadagnano il 14% meno dei maschi. Inoltre confrontano uomini e donne con caratteristiche simili e investigano se, all’interno di questi gruppi omogenei, ci siano differenze di retribuzione tra uomini e donne. Anche così, le donne guadagnano meno e il dato è statisticamente significativo.
Lo studio solleva questioni politicamente importanti. Le donne sono significativamente sottorappresentate tra gli inventori e quelle che hanno successo come inventrici guadagnano meno delle controparti maschili. Si dovrebbe allora intervenire per sostenere l’accesso alle professioni scientifiche durante i primi anni di formazione. Per stimolare le iscrizioni delle donne alle facoltà scientifiche e ingegneristiche, i docenti dovrebbero sforzarsi di incoraggiare le studentesse a intraprendere percorsi di studio scientifici; anche i dirigenti scolastici potrebbero dare maggiori informazioni alle famiglie sull’importanza dell’apprendimento scientifico precoce e sui percorsi di socializzazione che influenzano le preferenze dei bambini per la scienza. Oltre a intervenire nei primi stadi della formazione, per dare alle donne le capacità e le competenze necessarie a lavorare come inventrici, i governi dovrebbero sforzarsi di creare meccanismi che assic urino uguale retribuzione a lavoratori con le stesse capacità e qualifiche.
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