Apple condannata a pagare 400 milioni di dollari per aver infranto un brevetto di VirnetX, utilizzato senza autorizzazione nel suo sistema FaceTime e iMessage. Volge così al termine la causa tra VirnetX ed Apple per il brevetto: il giudice ha emesso la sentenza definitiva nella battaglia che va avanti dal dal 2010.
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Un giudice del tribunale distrettuale statunitense in Texas ha preso una decisione definitiva in merito all’accusa rivolta ad Apple di aver violato i brevetti legati ad alcune funzionalità di iMessage e FaceTime. La sentenza, depositata il 29 settembre, richiede che Apple risarcisca per 439,7 milioni di dollari i danni arrecati, ha dichiarato VirnetX, l’azienda di software di sicurezza.
Il totale dei danni è quasi 140 milioni di dollari in più rispetto ai 302,4 milioni di dollari che Apple avrebbe dovuto pagare a VirtnetX un anno fa. La violazione volontaria è valsa altri 41 milioni di dollari, mentre le spese legali e altri costi sono state fissate a 96 milioni di dollari, ha dichiarato VirtnetX.
La sentenza dovrebbe essere la conclusione di un trio di cause depositate nel 2010 contro Apple da VirnetX, una società che ottiene la maggior parte dei suoi ricavi dalle licenze di tecnologia brevettata che crea reti private virtuali su Internet. VirnetX afferma che Apple abbia violato i brevetti che riguardano la sicurezza dei computer e delle comunicazioni in mobilità.
Un verdetto del febbraio 2016 aveva ordinato ad Apple di pagare 625,6 milioni di dollari per danni dopo l’accorpamento di entrambe le cause. Ma in agosto un giudice federale aveva poi annullato il verdetto, sostenendo che combinare le due cause in un solo processo confondeva i giurati in maniera ingiusta nei confronti di Apple.
Apple ha comunicato che prevede di ricorrere in appello contro la sentenza.
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