L’Unione europea ha adottato una decisione a dir poco storica sul caricabatterie unico. Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno infatti stabilito, in via provvisoria, che entro l’autunno del 2024 dovrà essere adottato l’USB-C quale unico formato di caricabatterie per smartphone, tablet, fotocamere e molti altri dispositivi. Al momento, dunque, si tratta di un accordo che non ha nulla di definitivo, per questo sarà necessario attendere che il provvedimento finale sia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione.
L’idea di utilizzare un caricabatterie unico è ovviamente dettata dalla necessità di contribuire a inquinare meno, con la produzione di un numero inferiore di rifiuti. Al contempo però, l’idea è anche quella di semplificare le abitudini di vita dei consumatori, che in questo modo, attraverso l’uso di un solo caricabatterie, possono alimentare più di un dispositivo. Nessun problema nemmeno per i device che supportano la ricarica rapida visto che tale velocità è stata armonizzata per tutti i dispositivi che la utilizzano.
Una volta che la decisione diventerà ufficiale, a partire dall’autunno 2024, questi sono i dispositivi che dovranno essere dotati di porta USB-C:
Discorso a parte per i laptop, che dovranno dotarsi di porta USB-C entro 40 mesi dall’entrare in vigore della direttiva Ue.
Prima di arrivare all’accordo provvisorio per l’adozione del caricabatterie unico, l’Unione europea aveva iniziato a lavorare al progetto nel mese di settembre 2021. Allora era stata presa la decisione di adottare lo standard USB-C per le apparecchiature elettroniche. Nel mese di aprile 2022, invece, il comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori con sede al Parlamento di Strasburgo aveva votato favorevolmente alla modifica della direttiva.
Quando il passaggio al nuovo sistema sarà definitivo, i consumatori potranno optare tra l’acquisto con caricabatterie o senza. Una scelta, questa, che modificherà le abitudini di alcuni brand – Apple e Samsung, ad esempio – che già da diverso tempo hanno messo sul mercato prodotti privi di caricabatterie (acquistabili separatamente, in caso di necessità). Grazie a questa presa di posizione, l’Unione europea stima che si potrà risparmiare fino a 250 milioni di euro e che si eviterà lo smaltimento di circa 11 mila tonnellate di caricabatterie gettati e non utilizzati ogni anno.
Immagine: Pexels
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