Sfatato un mito: chi gioca ai video games è più bravo a scuola

Non è vero che i video games sono diseducativi, anzi, in alcuni casi possono avere effetti positivi sul rendimento scolastico. Uno studio ha analizzato il legame tra i risultati accademici e gli interessi degli studenti al di fuori della scuola, inclusi i video giochi.
Gli studenti che giocano online ai video games risultano avere voti migliori in matematica, scienze e comprensione del testo. Anche se la ricerca – condotta su 12.000 studenti australiani delle scuole superiori – non dimostra che i video games siano la causa di queste performance.
Entrando in dettaglio, chi gioca tutti i giorni ottiene in media un punteggio superiore dei compagni che non giocano: 15 punti in più in matematica e comprensione del testo e 17 punti in più in scienze.

Lo studio è stato condotto da Alberto Posso, del Royal Melbourne Institute of Technology, che ha analizzato i dati degli studenti australiani che hanno risposto al test Pisa (Program for International Student Assessment)

Oltre ai video giochi, sono stati presi in esame tutti gli interessi personali dei ragazzi, inclusi quelli legati a Internet e all’uso dei social network.
Ne è emerso che chi utilizzava molto Facebook e Twitter, ha ottenuto risultati del 4% più bassi rispetto ai compagni meno presenti sui social. Il 78% dei teenager ha dichiarato di usare i social network tutti i giorni.

Giocare online significa risolvere rompicapi e ingegnarsi per superare le difficoltà e arrivare al livello successivo. Questo porta a utilizzare abilità matematiche, scientifiche e di comprensione.
Purtroppo non si hanno le prove che i video games siano la causa oggettiva di questi risultati. Potrebbe anche essere un caso dovuto al fatto che chi ama i videogiochi è più portato per le materie scientifiche. Oppure c’è chi ha suggerito che gli studenti più profittevoli hanno anche più tempo libero per diventare bravi in passatempi online. In ogni caso, è interessante sottolineare il legame positivo tra i video giochi online e le performance scolastiche.
Un altro studio della Columbia University condotto nei bambini tra i 6 e gli 11 anni individua i video games come i responsabili di un incremento delle funzioni intellettive e del miglioramento scolastico.


Sfatato un mito: chi gioca ai video games è più bravo a scuola - Ultima modifica: 2016-08-10T09:11:42+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Bending Spoons la storia dell’italiana che ha comprato Vimeo

La storia di Bending Spoons: la tech company italiana cresce con l’acquisizione di Vimeo da…

49 minuti ago

AI Accelerator: l’umanesimo dell’AI. Il 9 ottobre scoprite con BlueIT come usare davvero l’AI

Arriva l'evento AI Accelerator 2025: AI Accelerator - l’umanesimo dell’AI tra etica, sicurezza ed esperienze,…

4 giorni ago

Intelligenza artificiale nel canale IT: tutti i dati della ricerca esclusiva

Il 50% dei clienti mostra interesse medio verso l'AI, ma solo il 38,8% dei rivenditori…

1 settimana ago

AI e Innovazione: Roma diventa la capitale del futuro con DESTINATION AI

Intelligenza artificiale: il 23 settembre a Roma DESTINATION AI di TD SYNNEX, trend, casi d’uso…

1 settimana ago

iPhone 17 Pro: prezzo, design e caratteristiche del primo vero upgrade di design dal 2020

Il nuovo iPhone 17 Pro segna una svolta epocale: addio al titanio, torna l'alluminio per…

1 settimana ago

iPhone Air, l’iPhone più sottile di sempre dal design innovativo

iPhone Air non è solo l'iPhone più sottile di sempre, celebra il ritorno di Apple…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011