Computer Gross arriva a 12 Cash&Carry, un’apertura al mese

Computer Gross reinterpreta il concetto di cash & carry, puntando tutto sul radicamento territoriale e il contatto personale con i rivenditori per portare formazione e valore in tutta italia

Il format Cash & Carry, adottato e reinterpretato da Computer Gross, pone le sue basi essenzialmente su tre punti focali: il valore territoriale, basato su una capillare presenza a livello nazionale, la competenza di un personale altamente qualificato ed infine la formazione, che prevede un costante aggiornamento dei rivenditori.
Il percorso di Computer Gross, iniziato nel Gennaio 2015 con l’apertura della sede di Firenze, è proseguito con altre 11 inaugurazioni: Milano, Napoli, Verona, Pescara, Roma, Bari, Cagliari, Bologna, Torino, Palermo fino ad arrivare alla più recente di Ancona. Una media impressionante di quasi 1 Cash & Carry al mese e il progetto non è ancora giunto al suo termine.
Sono previste nuove aperture entro fine anno.
“Computer Gross – spiega Letizia Fioravanti, Business Manager Computer Gross – distaccandosi dal concetto tradizionale di Cash & Carry, persegue il chiaro obiettivo di creare dei veri e propri punti di riferimento sul territorio, a supporto sia dei nostri Vendor, che dei rivenditori, facendo leva su una strategia di prossimità territoriale, competenza e valore umano, attraverso il quale è in grado di fornire una costante e completa formazione.”
Allo scopo di proporre soluzioni concrete e di porsi come guida in questo settore, Computer Gross ha scelto di differenziare la sua offerta, attraverso servizi a valore esclusivi e formazione, rivolti ai rivenditori.
Computer Gross, distributore italiano fortemente radicato nel territorio, ha deciso di trasferire i propri valori e la propria identità aziendale, puntando su un Visual coerente e univoco delle sue sedi, a dimostrazione ancora una volta del suo concreto senso di attaccamento territoriale.
“I nostri Cash & Carry, capillarmente diffusi sul territorio italiano, hanno infatti una struttura piuttosto similare, non solo per la massima cura del design interno e la ricorrente presenza del tricolore, ma anche per la definizione e l’utilizzo degli spazi” – racconta Letizia Fioravanti – “Quello di Computer Gross è un Cash & Carry atipico, in quanto non limita la propria attività alla semplice vendita, ma pone ancora una volta l’accento sull’importanza della Formazione, grazie alla presenza di aule attrezzate e sale meeting interconnesse tramite Telepresence di ultima generazione. “Il Cash & Carry, oltre a dar fisicità al marchio, è frutto di una forte azione di branding da parte di Computer Gross, che conferma una forte attenzione verso il territorio, trasformandosi così in un vero e proprio luogo di incontro e di crescita professionale.
“Siamo partiti nel 2015” precisa la manager – “stilando un calendario ricco di appuntamenti e giornate dedicate, insieme a tutti i nostri migliori Vendor, allo scopo di presentare i prodotti e le migliori soluzioni ICT disponibili sul mercato. Abbiamo previsto un appuntamento formativo circa alla settimana su ogni Cash & Carry, cercando di proporre ai rivenditori un’offerta che fosse il più possibile amplia e completa, che spaziasse quindi dalle tematiche più attuali a quelle più tradizionali: dall’infrastruttura al Printing, dal Mobile al Big Data fino ad arrivare al Software e alla Sicurezza”.
Computer Gross inoltre, da sempre attenta ai nuovi Trend di mercato, ha presentato un’ulteriore importante novità nel panorama della formazione: il programma di Digital Transformation Academy. Grazie ad una serie di incontri, questo percorso permette ai rivenditori di conoscere i nuovi strumenti di comunicazione, potendone cogliere le reali opportunità di business e di crearsi una vera e propria identità digitale.


Computer Gross arriva a 12 Cash&Carry, un’apertura al mese - Ultima modifica: 2016-07-13T12:40:50+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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