Diritto all’oblio: richieste 2,4 milioni di rimozioni a Google

Google ha ricevuto oltre 2,4 milioni di richieste di rimozione di URL dal suo motore di ricerca in base alle leggi europee sul ” diritto all’oblio “, da quando sono state introdotte nel maggio del 2014. I nuovi dati provengono dalla scelta di Google di estendere i rapporti sulla trasparenza e, a partire da oggi, aggiungerà anche nuovi dati che risalgono al gennaio del 2016.

Diritto all’oblio Google

I nuovi dati mostreranno anche la demarcazione fra le richieste di soggetti privati e non privati, come funzionari governativi o aziende, il contenuto della richiesta, il contenuto del sito e il tasso di eliminazione del contenuto.

Diritto all’oblio richieste

Tra le ragioni che stanno alla base delle richieste, le “informazioni professionali” sono in cima alla lista e ammontano a circa un quarto (il 24%) delle richieste, seguite da ragioni personali al 10% e crimine e illeciti professionali rispettivamente all’8% e al 7%. Google ha delineato anche alcuni esempi di richieste ricevute, il contesto del perché sono state fatte le richieste e il risultato derivato.

 

Diritto all’oblio cos’è

Circa un terzo delle richieste di rimozione è risultato relativo ai social media e ai servizi di directory, mentre circa il 21% ha riguardato fornitori di notizie e siti web governativi che per lo più si occupavano della storia delle vicende legali di qualcuno. Google ha pubblicato una bozza del suo documento di ricerca sull’argomento, dal titolo Three years of the Right to be Forgotten

Diritto all’oblio giurisprudenza

La Corte di giustizia europea ha istituito nel maggio del 2014 le leggi sul “diritto all’oblio“, che consentono ai cittadini europei di richiedere ai motori di ricerca come Google di rimuovere le informazioni su di sé dai risultati. Il motore di ricerca dovrebbe quindi verificare se tali informazioni siano “imprecise, inadeguate, irrilevanti o eccessive” e se permanga un interesse pubblico al riguardo.

Diritto all’oblio: l’infografica sulle richieste pervenute a Google


Diritto all’oblio: richieste 2,4 milioni di rimozioni a Google - Ultima modifica: 2018-03-01T07:06:10+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Kaspersky ha rilevato mezzo milione di file dannosi al giorno nel 2025

I sistemi di rilevamento di Kaspersky hanno intercettato una media di 500.000 file dannosi al…

2 giorni ago

I ponti dell’innovazione europea, la visione di Ilaria Tagliavini di EIT

Ilaria Tagliavini, responsabile Operations di EIT, racconta la sua visione sull’innovazione europea: imprenditorialità, educazione, gender…

7 giorni ago

Kolsquare acquisisce Inflead: nasce un nuovo capitolo nell’Influencer Marketing europeo

Kolsquare acquisisce Inflead e rafforza la propria strategia europea nell’influencer marketing data-driven. Un’operazione che unisce…

1 settimana ago

IBM acquisisce Confluent per 11 miliardi: nasce la piattaforma intelligente per l’AI d’impresa

L'operazione da 11 miliardi di dollari posiziona IBM come leader nella gestione dei dati in…

1 settimana ago

HDD e AI: perché gli hard disk tradizionali sono più strategici che mai secondo WD

Nel mondo dell'intelligenza artificiale, la tecnologia "vecchia scuola" si rivela insostituibile. Ecco perché gli hard…

2 settimane ago

Vilnius è la capitale europea della sharing economy: il modello che sta cambiando le città

Vilnius si posiziona al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per sharing…

2 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011