Microsoft chiude gli store fisici. Una strategia retail decisamente rivista. Una mossa che costerà circa 450 milioni di dollari prima delle imposte e i costi di rifletteranno nel trimestre in corso che si chiudo il 30 giugno. Il gigante del tech continuerà le vendite di laptop e materiale hardware solo online.
La compagnia possiede attualmente 83 negozi fisici nel mondo, di cui 72 negli Stati Uniti. La mossa riflette ciò che l’azienda, in una nota in cui annuncia la decisione, definisce un “cambiamento di strategia”, dovuto al fatto che le vendite si stanno sempre più spostando sulla modalità online: “Le nostre vendite sono cresciute online con il nostro portafoglio prodotti che si è evoluto verso un’offerta digitale”, ha spiegato l’azienda. “Siamo grati ai nostri clienti dei Microsoft Store e continueremo a servirli online”.
Microsoft non è mai riuscita nell’intento di raggiungere la popolarità dei concorrenti Apple Store, che dominano incontrastati il settore della vendita al dettaglio per i prodotti Ict. Così, la società fondata da Bill Gates ha deciso questo “cambio di strategia”, puntando interamente sul web. Resteranno aperti solamente i Microsoft Experience Center di Redmond, New York, Londra e Sydney.
Come anticipato la chiusurà degli store fisici di Microsoft comporterà oneri pre-tasse pari a 450 milioni di dollari, o a 0,05 dollari ad azione, nel trimestre che termina il prossimo 30 giugno 2020. E su Wall Street, il titolo perde l’1,96% a 196,41 dollari.
“Le nostre vendite sono cresciute online via via che il nostro portafoglio di prodotti si è evoluto in gran parte delle offerte digitali e il nostro talentuoso team ha dimostrato successo al servizio dei clienti al di là di qualsiasi luogo fisico“, sostiene David Porter, vice presidente Microsoft Corporate. “Siamo grati ai nostri clienti dei Microsoft Store e non vediamo l’ora di continuare a servirli online e con il nostro team di vendita al dettaglio nelle sedi aziendali di Microsoft“.
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