PEC in Italia: oltre 8 milioni e mezzo le caselle attive, il 59% gestite da Aruba PEC

Aruba PEC S.p.A., società del Gruppo Aruba, principale gestore di posta elettronica certificata, Certification Authority, Identity Provider SPID accreditato presso l’AgID ed inoltre accreditata come TSPq Trust Service Provider qualificato – per la fornitura di servizi qualificati a livello europeo secondo il regolamento eIDASelectronic IDentification Authentication and Signature, presenta alcuni dati relativi all’utilizzo della PEC ad oggi.

PEC, non solo un obbligo di legge

La PEC è diventata un obbligo di legge per le aziende e i professionisti e, più in generale, per tutte le P.IVA, ma il dato interessante, che emerge analizzando le caselle attivate da Aruba, è che nel corso degli ultimi anni sempre più privati hanno attivato una casella, a dimostrazione del fatto che si tratta di uno strumento utile per chiunque voglia inviare comunicazioni elettroniche che abbiano invio e ricezioni certe, legalmente valide, sostituendo di fatto la necessità di inviare raccomandate A/R. Lo dimostra il dato che evidenzia il diffuso uso professionale che se ne fa, con il 61% tra aziende e liberi professionisti e ben il 39% di privati cittadini ad ulteriore riprova dell’utilità dello strumento.

PEC: numeri e distribuzione geografica

È la Lombardia la regione che conta il maggior numero di caselle PEC attive (circa 670.000), seguita dal Lazio (oltre 650.000), terza la Campania con 477.000 PEC attivate, seguono poi Sicilia (422.745), Puglia (382.619) e Veneto (372.198).

L’Agenzia per l’Italia Digitale periodicamente pubblica le statistiche relative alla PEC, l’ultimo aggiornamento risale a giugno 2017 e conta 8.539.661 caselle attive. Aruba PEC con i suoi 5.002.189 detiene una quota di mercato pari al 59%. I dati dell’Agenzia rivelano un ottimo stato di salute del mercato, facendo registrare nel 2017 una crescita del 9% delle caselle attive ed un aumento dell’11% del traffico che supera i 252 milioni di messaggi scambiati tra maggio e giugno.

“Siamo molto soddisfatti dei dati che ci vedono leader in ambito PEC – spiega Simone Braccagni, Amministratore Delegato di Aruba PEC ma ancora di più ci fa piacere riscontrare come sia cambiata l’opinione nei confronti di questo servizio. Si è compresa la sua reale utilità: non è più visto solo come un obbligo di legge, ma come strumento che semplifica le comunicazioni ufficiali, riduce i tempi di attesa, permette di risparmiare ed è ecologico e sicuro.”


PEC in Italia: oltre 8 milioni e mezzo le caselle attive, il 59% gestite da Aruba PEC - Ultima modifica: 2017-09-07T10:34:39+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

10 competenze AI da inserire nel curriculum

Scopri le 10 competenze AI da inserire nel curriculum per distinguerti nel lavoro del futuro:…

1 settimana ago

La Kiss-Cam, i Coldplay, Astronomer e le regole delle big tech

Un abbraccio, una kiss-cam, il CEO e l'HR director di Astronomer: in 15 secondi si…

2 settimane ago

OpenAI lancia ChatGPT Agent: impatti strategici e checklist per le imprese italiane

OpenAI ha lanciato ChatGPT Agent, il primo agente di ChatGPT completamente autonomo che trasforma l'AI…

2 settimane ago

Meta dice NO al Codice di Condotta UE per l’AI (GPAI): cosa significa per le aziende italiane

Il colosso di Menlo Park rifiuta il framework volontario europeo mentre OpenAI si allinea al…

2 settimane ago

La sostenibilità intelligente secondo NTT DATA: tra codice, cultura e satelliti

NTT DATA integra sostenibilità e innovazione digitale: software green, IT decarbonizzato, supply chain circolari e…

2 settimane ago

ASUS: all’avanguardia nella sostenibilità

L’indagine ASUS-Research Dogma rivela che il 91% delle PMI italiane ha adottato pratiche IT sostenibili,…

2 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011