Spesa online, una crescita del 45% a un anno dal primo lockdown

A un anno dalle prime chiusure dovute al Covid-19, nel marzo 2020, possiamo dire che la nostra vita non è tornata “normale” e difficilmente tornerà come prima, perché alcuni dei cambiamenti intervenuti in questi mesi ci accompagneranno anche in futuro. Uno dei cambiamenti più radicali verificatisi è stato quello che ha riguardato la spesa online cresciuta del 45% ad un anno dal primo lockdown, sia che si tratti di consegna a casa o di ritiro in negozio. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Youthquake, agenzia di data-driven marketing con sede a Milano e Londra che ha analizzato come sono cambiati i comportamenti dei consumatori nella Grande distribuzione organizzata (Gdo).

Con il report viene registrato un aumento del 45% delle spese abbondanti, “trend- sostengono gli analisti- dovuto alle limitazioni imposte dalle misure di contenimento della pandemia e che attualmente continua a guidare anche l’acquisto fisico del cliente all’interno dei supermercati”.

L’analisi mette in evidenza inoltre che le abitudini di acquisto non potevano che risultare influenzate anche dalle variazioni di reddito degli italiani. In particolare si rileva che in molti casi l’indebolimento del potere di acquisto ha comportato per il 34% delle persone una maggior attenzione al prezzo dei singoli prodotti, situazione che ha favorito il ritorno in auge di strategie di email marketing.

E’ certificato che il 75% degli utenti preferisce un tipo di comunicazione con messaggi diretti come email ed sms, per rimanere sempre informato su promo, offerte e informazioni generali. Viene segnalato infine che il 49% cucina di più rispetto al periodo pre pandemia e in generale il 35% delle persone ha dichiarato di mangiare di più, contro il 13% che ha affermato di aver consumato meno cibo. In cucina sono sperimentate nuove ricette, anche etniche, ma soprattutto pizza (52%) e dolci (50%). Viene manifestata maggior sensibilità verso il tema dello spreco alimentare con le coppie (77%) che tendenzialmente sprecano meno cibo rispetto a chi vive da solo e alle famiglie più numerose.

E si è affermato anche il food deliveryL’abitudine di ordinare un pasto – pizza, hamburger, cinese –, e farlo consegnare a casa, si stava diffondendo ormai da tempo, ma durante il lockdown ha permesso a molti italiani di improvvisare una cena o di fare qualcosa di “speciale” quando non si poteva andare a mangiare fuori.

Foto di Alexandra ❤️A life without animals is not worth living❤️ da Pixabay


Spesa online, una crescita del 45% a un anno dal primo lockdown - Ultima modifica: 2021-03-17T15:24:45+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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