Tech-News

Traffico dati mobile: + 42% rispetto a un anno fa e nel 2027 il 5G dominerà la rete

Il traffico dati mobile è aumentato di circa 300 volte dal 2011 e quello generato nel terzo trimestre di quest’anno, con un +42% rispetto al 2020, il che vale da solo quello prodotto fino alla fine del 2016 raggiungendo i 78EB (Exabyte), compreso il traffico generato dai servizi Fixed Wireless Access. E le nuove previsioni rivelano che il traffico dati totale da mobile raggiungerà probabilmente 370EB entro la fine del 2027.

Con 5,5 miliardi gli utenti di smartphone in più dal 2011, ossia da quando si è aperta l’era del 4G; sul mercato oltre 20.000 diversi modelli di dispositivi. Sono questi alcuni dati contenuti nell’Ericsson Mobility Report che fotografa le tendenze che hanno plasmato l’ultimo decennio dell’industria, con uno sguardo ai prossimi anni.

Altro punto fermo dell’analisi, è che il 5G diventerà la generazione mobile implementata più velocemente di sempre: ci saranno quasi 660 milioni di abbonamenti 5G entro la fine di quest’anno. L’aumento è dovuto a una domanda più forte del previsto in Cina e nel Nord America, dovuta in parte alla diminuzione dei prezzi dei dispositivi 5G.

Alla fine del 2021, si stima che le reti 5G forniranno copertura a più di due miliardi di persone. E secondo le ultime previsioni, il 5G entro il 2027 dovrebbe rappresentare circa il 50% di tutti gli abbonamenti mobili in tutto il mondo, coprendo il 75% della popolazione mondiale e trasportando il 62% del traffico globale generato dagli smartphone.

Il report di Ericsson evidenzia un ciclo di vita tecnologico molto più rapido dei dispositivi 5G, con i terminali di quinta generazione che oggi rappresentano il 23% dei volumi globali, rispetto all’8% dei terminali 4G nello stesso arco temporale.

Traffico dati mobile, le connessioni cambiano e contribuiscono all’aumento

Il report di Ericsson rivela anche che la natura delle connessioni mobili sta cambiando rapidamente, contribuendo al continuo aumento del traffico dati da mobileL’IoT Broadband ha ora superato il 2G/3G come la tecnologia che collega la maggior parte delle applicazioni IoT. Si prevede che rappresenterà il 47% di tutte le connessioni IoT cellulari entro la fine del 2021, rispetto al 37% del 2G/3G e al 16% delle tecnologie Massive IoT.

Le nuove previsioni confermano la rapida crescita delle implementazioni di tipo “massive IoT”, che abbracciano casi d’uso come i wearable per la e-health, il tracciamento delle logistica, il monitoraggio ambientale, i contatori intelligenti e i dispositivi intelligenti per lo smart manufacturing. Si prevede che le implementazioni di tipo “massive IoT” rappresenteranno il 51% di tutte le connessioni IoT cellulari entro il 2027.

La comunicazione mobile ha avuto un impatto incredibile sulla società e sul business negli ultimi dieci anni. Quando guardiamo al 2027, le reti mobili saranno più che mai parte integrante del nostro modo di interagire, vivere e lavorare“, spiega Fredrik Jejdling, Executive Vice President e Head of Networks, Ericsson.


Traffico dati mobile: + 42% rispetto a un anno fa e nel 2027 il 5G dominerà la rete - Ultima modifica: 2021-11-30T10:16:13+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

AI: piccolo è meglio, i vantaggi degli SLM contro gli LLM

Nella sfida dell'AI, la tendenza è che "piccolo è meglio". Mentre i grandi modelli linguistici…

6 giorni ago

Google punta tutto sull’AI generativa: Google Cloud Next 24

Google Cloud Next 24 ha concentrato l'attenzione sull'intelligenza artificiale generativa, sebbene le sfide di adozione…

6 giorni ago

Sicurezza e AI: la visione all’ Ignite On Tour Milano di Palo Alto Networks

All’evento Ignite On Tour Milano si sono svolte discussioni avvincenti su AI e sicurezza, con…

6 giorni ago

I manager diventano insegnanti grazie alla startup italiana Wibo

La startup edtech Wibo rivoluziona la formazione manageriale con Baricco, Farinetti e i migliori executive…

6 giorni ago

Seeweb: l’AI “Made in Italy” può essere la svolta per le nostre Pmi

L’intelligenza artificiale è la leva per l’innovazione delle piccole e medie imprese italiane, ma è…

2 settimane ago

OpenAI lancia l’intelligenza artificiale vocale: Voice Engine

OpenAI lancia Voice Engine: una AI che replicale voci umane con precisione, utile per l’accessibilità…

2 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011