Categories: Tech-News

Unione Europea: stop al trasferimento di dati verso gli USA

Non si potranno trasferire i dati dall’Unione Europea agli Usa.
Un nuovo scenario giuridico sul trasferimento di dati tra Europa e Stati Uniti ha preso forma. La Corte di Giustizia Europea (CGE) si è espressa negativamente sul cosiddetto Safe Harbor, l’accordo che permetteva a compagnie come Facebook e Twitter di muovere i dati tra il vecchio continente e gli USA. Da adesso in poi, le compagnie che vorranno trasferire i loro dati attraverso l’Atlantico dovranno immagazzinare i dati a livello locale o provare che sono stati rispettati gli standards europei sulla privacy.
Tutto è iniziato quando l’austriaco Max Schrems, attivista per la privacy, rivelò l’intenzione di Facebook di trasferire i suoi dati “stoccati” in Irlanda negli Stati Uniti a causa della falla nella sicurezza della NSA di Edward Snowden. I tribunali irlandesi appoggiandosi al Safe Harbor avevano respinto il ricordo e Schrems si è rivolto alla Corte di Giustizia Europea. Qui, grazie all’appoggio dell’avvocato generale della CGE, Yves Bot, è riuscito a far dichiarare il Safe Harbor pericoloso.
Con il decadimento dei precedenti accordi e questa nuova sentenza, ogni legislatore nazionale avrà il potere di decidere la sorte dei dati raccolti nel proprio paese. Così, ad esempio, l’Irlanda dovrà rivedere la sua posizione, ma in totale autonomia.
Cosa faranno ora le grandi compagnie come Google, Facebook e Twitter? Ancora non si può sapere con certezza, ma di certo il grande numero di aziende Europee e Americane coinvolte, più di 4000, richiede un intervento urgente e di non poco conto. Attualmente Unione Europea e Stati Uniti stanno già lavorando per un nuovo accordo che possa dare all’Europa un controllo maggiore su cosa le società, ma anche le agenzia per la sicurezza, possano avere accesso.


Unione Europea: stop al trasferimento di dati verso gli USA - Ultima modifica: 2015-10-09T09:57:18+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Intelligenza artificiale e sostenibilità: la rivoluzione silenziosa dell’automotive

L’elettrificazione non basta più. La vera sostenibilità dell’auto passa oggi per algoritmi intelligenti, dati in…

2 giorni ago

NVIDIA lancia il primo cloud AI industriale europeo

Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, annuncia 10.000 GPU DGX B200 in Germania per BMW,…

2 giorni ago

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il gender gap che frena l’innovazione, analisi

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il tasso di assunzione femminile in ruoli di leadership…

4 giorni ago

WWDC 2025 Apple riparte dal vetro liquido e rilancia sull’AI

Alla WWDC 2025 Ddebutto per l’interfaccia Liquid Glass, nuovo corso per iOS 26 e un…

6 giorni ago

Come l’Unione Europea vuole allungare la vita degli smartphone

Aggiornamenti software, meno sprechi e più diritti per gli utenti: ecco le leggi europee Energy…

1 settimana ago

Computex 2025: gli annunci più importanti

Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011