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Galaxy S10 5G esplode: Samsung respinge l’ipotesi di malfunzionamento

Un Samsung Galaxy S10 che supporta le nuove reti veloci è stato protagonista di un incidente: Samsung si rifiuta di rimborsare il cliente dichiarando di non esserne responsabile.

Non c’è tregua per Samsung, primo produttore di smartphone al mondo che negli ultimi tempi sta facendo i conti anche con il peso dell’essere pioniere in un settore della tecnologia tutto nuovo.
Se, infatti, i problemi che affliggono il suo Samsung Galaxy Fold lo hanno ormai fermato ai blocchi di partenza, negli ultimi giorni un vecchio fantasma del passato si è affacciato di nuovo su uno dei suoi dispositivi più potenti e completi di sempre.

Parliamo di un Samsung Galaxy S10 in versione 5G, modello già commercializzato in Sud Corea dai primi di aprile per testare l’accoglienza del pubblico, prima del debutto ufficiale su scala globale. Un cliente ha diffuso le immagini del suo nuovo Galaxy S10 5G dopo un’esplosione che ha interessato il dispositivo, e che ha prontamente visto l’intervento di Samsung stessa.

L’esplosione del Galaxy S10 5G

Il consumatore ha affermato che lo smartphone, al momento dell’incidente, si trovava appoggiato semplicemente su un tavolo, senza quindi essere in piena attività, quando all’improvviso, si è sentito un forte odore di bruciato.

A questo odore di bruciato sono seguiti dei fumi emessi dal device che iniziava a sprigionare fiamme dovute all’esplosione della batteria integrata. Samsung ha tempestivamente ritirato l’unità esplosa per analizzarla, a fondo e cercare di capire cosa fosse successo al suo ultimo gingillo immesso sul mercato.

Ma dopo un’attenta analisi, tanto esterna quanto della parte interna del dispositivo, attraverso il ricorso a raggi X, Samsung ha dichiarato di non essere responsabile dell’accaduto.
La posizione del colosso coreano è stata piuttosto chiara: sono state respinte tutte le accuse di malfunzionamento che hanno portato a generare l’esplosione del suo Galaxy S10 5G.

Il motivo, secondo Samsung, è da ritrovarsi nell’utilizzo scorretto del dispositivo. Dal momento che dai danni evidenti si poteva risalire ad un’esplosione della batteria, Samsung si è affrettata a chiarire che la colpa è da imputarsi in maniera esclusiva ad un probabile impatto violento subito dal dispositivo.

Secondo il consumatore, invece, i danni riconducibili all’urto sono dovuti al fatto che, dopo essersi accorto che dal telefono proveniva odore di bruciato, lo stesso abbia provato a prendere lo smartphone. Stando alle dichiarazioni del cliente, il dispositivo era talmente caldo da provocare una reazione istintiva che ha fatto cadere lo smartphone a terra.

C’è da dire che, dopo lo spiacevole flop del Galaxy Note 7 del 2016, Samsung ha davvero intensificato i controlli sulle batterie montate a bordo dei suoi dispositivi, per non incorrere nel ripetersi degli eventi che all’epoca portarono un ingente danno d’immagine, oltre che economico, all’azienda.

Da allora sono stati davvero rari i casi in cui uno degli smartphone Samsung è stato vittima di un’esplosione.
Del resto, quello che abbiamo spesso tra le mani o che riponiamo sovente in tasca, è pur sempre un dispositivo elettronico dotato di batterie a litio che, quando non tenute con la dovuta cura, possono causare esplosioni e principi di incendi.


Galaxy S10 5G esplode: Samsung respinge l’ipotesi di malfunzionamento - Ultima modifica: 2019-05-03T07:55:40+00:00 da Maria Grazia Tecchia

Giornalista, blogger e content editor. Ha realizzato il sogno di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la tecnologia. Esperta di comunicazione online, da anni realizza articoli per il web occupandosi della tecnologia a più livelli.

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