L’app messaggi degli smartphone Android dirà addio agli sms. Dopo quasi due anni, gli utenti di ogni paese avranno a disposizione il nuovo standard per la messaggistica corroborato dalla crittografia end-to-end chiamato RCS. Gli RCS (acronimo di Rich Communication Services) rappresentano l’evoluzione del classico “messaggino” SMS. Stiamo quindi parlando del protocollo destinato a rimpiazzare la forma di comunicazione mobile che tutti conosciamo.
Le origini dell’RCS risalgono al 2007, quando la missione di rivoluzionare l’SMS e lanciare nel mondo l’RCS è stata presa in carico dall’associazione GSMA; l’interesse degli operatori, tuttavia, non si è manifestato che un decennio più tardi, quando i gestori di telefonia di tutto il mondo, unitamente a Google e GSMA, si sono allineati per l’adozione di RCS e per aprire finalmente il canale dell’interoperabilità tra reti e dispositivi attraverso la piattaforma RBM di Google.
RCS si annuncia come una vera e propria rivoluzione dei messaggi di testo: questa tecnologia infatti combina le migliori funzionalità di Facebook Messenger, WhatsApp e iMessage in un’unica piattaforma e apporta interessanti novità:
Google ha iniziato a rendere fruibile questa novità, anticipando gli operatori di telefonia mobile, a partire da Gran Bretagna e Francia. Nel novembre 2019 è stata ufficialmente introdotta negli Stati Uniti prima di lanciare RCS via app Messaggi su scala globale.
Contemporaneamente, la società di Mountain View ha deciso di adottare la crittografia end-to-end, al pari di iMessage e Whatsapp, per rafforzare sicurezza e privacy degli utenti. Ai quali verrà garantita a cominciare dalle conversazioni one-to-one. Le condizioni di applicazione di questa tecnologia, il cui avvio prevede un programma di test con la partecipazione degli utenti, implicano l’uso dell’app Messaggi di mittente e destinatario, nonché l’attivazione delle funzionalità di chat.
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