App per il Cashback: attenzione non scaricate quella sbagliata, a pagamento

Nella classifica delle app a pagamento più acquistate sull’App Store, il negozio virtuale di Apple, si è verificata una strana ma non casuale graduatoria. Al primo posto della categoria “Utility” c’è un’app chiamata “Cashback di Stato – Italia”, al costo di 0,99 euro. Un’altra app con un nome simile, “Cashback di Stato Italia App” si trova al sesto posto della categoria “Utility” e costa 0,49 euro. Facile capire del perché di questa strana impennata di due app, che in realtà ,con la vera app per il Cashback, l’app IO, non ci azzeccano nulla. E oltretutto sono a pagamento.

Evidente quanto nonostante le campagne di sensibilizzazione ed informative messe in campo dal Governo, molti italiani si sono riversati sull’App Store di iOS per scaricare un’applicazione sbagliata per accedere al cashback di Stato.

L’app per il Cashback sa di truffa

Il proliferare di app fake, che ovviamente non garantiscono alcun tipo di vantaggio per accedere al programma di rimborsi del Governo, è evidente. E su questa scia di ricerca di alternative all’app IO, centinaia di utenti si sono riversati sull’Apple Store. Ad oggi al primo e al sesto posto delle app più scaricate ce ne sono due che si chiamano “Cashback di Stato”. Ed una costa appunto 0,99 centesimi, mentre l’altra 0,49. Nessuna delle due può accreditare i rimborsi sul conto corrente di chi la scarica, entrambe servono solo a calcolare il 10%.

Difficile pensare che i creatori di queste due app non abbiano agito con malizia, sfruttando la distrazione degli utenti e la voglia di non affidarsi all’app IO, puntando su descrizioni dei servizi come “L’originale”. Senza dimenticare le difficoltà iniziali riscontrate da chi ha comunque scaricato l’app IO (che è gratuita ed è al primo posto nella classifica delle app non a pagamento) per accedere al cashback.

Non scaricate questa app, non è quella corretta!

Ricordiamo invece che per accedere al piano cashback è necessario avere lo SPID o la Carta d’identità elettronica (CIE), e  scaricare l’app “IO”, che serve per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Dopodiché, per attivare il “Cashback” bisognerà abilitare le proprie carte di pagamento attraverso “IO” e indicare il codice Iban del conto corrente sul quale ricevere il rimborso. L’app terrà traccia dei pagamenti effettuati che daranno diritto al rimborso secondo le modalità previste dal piano.


App per il Cashback: attenzione non scaricate quella sbagliata, a pagamento - Ultima modifica: 2020-12-17T11:12:44+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Intelligenza artificiale e sostenibilità: la rivoluzione silenziosa dell’automotive

L’elettrificazione non basta più. La vera sostenibilità dell’auto passa oggi per algoritmi intelligenti, dati in…

3 giorni ago

NVIDIA lancia il primo cloud AI industriale europeo

Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, annuncia 10.000 GPU DGX B200 in Germania per BMW,…

3 giorni ago

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il gender gap che frena l’innovazione, analisi

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il tasso di assunzione femminile in ruoli di leadership…

5 giorni ago

WWDC 2025 Apple riparte dal vetro liquido e rilancia sull’AI

Alla WWDC 2025 Ddebutto per l’interfaccia Liquid Glass, nuovo corso per iOS 26 e un…

7 giorni ago

Come l’Unione Europea vuole allungare la vita degli smartphone

Aggiornamenti software, meno sprechi e più diritti per gli utenti: ecco le leggi europee Energy…

1 settimana ago

Computex 2025: gli annunci più importanti

Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011