Digital Amnesia: la causa è l’impazienza

La Digital Amnesia, in un mondo sempre più connesso dove la soglia di attenzione media si è ormai ridotta a 8 secondi, è la nostra propensione a dimenticare fatti che possiamo recuperare da un dispositivo digitale o da Internet, esasperata dal nostro bisogno di ottenere ciò che desideriamo in un millesimo di secondo. Kaspersky Lab ha condotto un’indagine che ha come risultato proprio questa conclusione.

Dall’indagine, che ha coinvolto 6.000 utenti di 6 paesi europei, dai 16 anni in su, è emerso che il 55% degli italiani intervistati, di fronte ad un quesito prova a rispondere in totale autonomia, mentre il 39% ricorre immediatamente a Internet. Percentuali che si dimostrano in linea con la media europea. Questi utenti sono riluttanti all’idea di impiegare del tempo per trovare le risposte usando la propria memoria, o dubitano della precisione dei propri ricordi.
Il 13% degli italiani ammette inoltre di dimenticare le risposte trovate online non appena ne hanno fatto uso. Percentuale che sale se guardiamo agli altri paesi europei: 33% Regno Unito, 27% Spagna, 23% Germania, 18% Francia e 21% Benelux.
In termini di sviluppo della memoria, gli esperti interpellati per analizzare i risultati dell’indagine Digital Amnesia, hanno evidenziato che il fatto di non ricorrere alla propria memoria per recuperare le informazioni – privilegiando, invece, la ricerca online – possa procurare un indebolimento o addirittura la scomparsa di questi ricordi.

La sicurezza informatica può essere messa a rischio dall’impazienza di accedere alle informazioni online. Kaspersky Lab ha riscontrato che il 18% degli intervistati – il 22% nel caso di coloro che hanno fino a 24 anni – quando effettua il download dei file privilegia la velocità alla protezione. Il che significa aprire le porte a software nocivi che mirano a rubare i dati personali e compromettere, oltre al proprio dispositivo, anche gli altri dispositivi connessi.
Se gli utenti non proteggono i propri dati, conti online e device con password forti e back-up, i ricordi e le informazioni rischiano di andare perdute o venire danneggiate per sempre.


Digital Amnesia: la causa è l’impazienza - Ultima modifica: 2015-10-23T10:33:18+00:00 da Cecilia Cantadore

Recent Posts

Il Regno Unito mette un blocco all’AI nei tribunali

Dopo i primi esperimenti, i giudici del Regno Unito hanno chiarito che gli avvocati che…

1 giorno ago

Arriva la legge italiana sull’AI (DDL 1146): cosa prevede

La camera ha approvato il DDL 1146 sull’intelligenza Artificiale, è la nuova legge italiana che…

1 giorno ago

Back to the Future: Zyxel Italia celebra un decennio di innovazione

Un viaggio attraverso dieci anni di trasformazione digitale, dalle OGR di Torino al futuro del…

5 giorni ago

Meta investe 14,3 miliardi di dollari in Scale AI: la corsa verso l’AGI

L'intelligenza artificiale generale (AGI) non è più fantascienza, ma una realtà sempre più vicina. Meta…

1 settimana ago

ChatGPT-5 arriva in estate: scopri cosa potrà fare

Arriva ChatGPT 5, prima del previsto. Oltre 500 milioni di utenti ChatGPT aspettano il salto…

1 settimana ago

North Star: l’AI che simula i leader politici per evitare le guerre

Sistema AI North Star: come un ex-professore di Harvard sta rivoluzionando la prevenzione dei conflitti…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011