Facebook Voyager, la tecnologia open source per i data center

Facebook Voyager consentirà a livello industriale di potersi avvalere di soluzioni transponder e di routing.
La definizione che è stata data di Voyager è “white-box device” (un dispositivo scatola bianca) e si riferisce ad una parte generica di un data center che le compagnie possono utilizzare per installare e far girare i software personalizzati, gratuiti oppure open source. L’idea di base è quella di rendere questi software notevolmente più economici rispetto a quelli venduti da compagnie come la Cisco and Hewlett Packard Enterprise, così da permettere agli utenti di disporre di software più flessibili e gratuiti, ma modellandoli a seconda delle proprie esigenze di networking, storage e data center.
Facebook, così come aveva già fatto Google, sostiene da sempre le infrastrutture di data center e ha creato un consorzio industriale che si chiama Open Compute Project che supervisiona e monitora i progetti hardware rendendoli disponibili per altre società, affinché li modifichino a misura delle proprie necessità.
Jay Parikh a capo della parte ingegneristica e infrastrutturale di Facebook ha illustrato il bisogno della società di Palo Alto di investire nei progetti di tecnologie destinate ai data center, così da poter scalare i propri network in modo efficiente, di pari passo con una fruizione in crescita esponenziale – da parte degli utenti – di video e contenuti di VR.

Dal blog post di Parkikh:
In un momento in cui la quantità di larghezza di banda Internet è in continua crescita, ci si concentra su come distribuire in modo efficiente la fibra all’interno e tra le aree urbane e rurali. Noi di Facebook, crediamo che la chiave per l’efficienza consista nel permettere soluzioni aperte e non-bundle. A tale proposito, il nostro team di networking ha già sviluppato una serie di progetti volti a disgregare le componenti hardware e software dello stack di rete del data center così da aprirsi ad una maggiore flessibilità e – di pari passo – accelerare l’innovazione, com’è già avvenuto con i nostri rack, server, storage, e schede madri nei data center.

Parikh ha fatto sapere che Facebook ha testato Voyager con diverse compagnie, come la Equinix e la MTN, una società di telecomunicazioni mobili sudafricana.


Facebook Voyager, la tecnologia open source per i data center - Ultima modifica: 2016-11-03T08:05:30+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Microsoft Phi-3, l’Intelligenza artificiale leggera

Microsoft Phi-3 è una nuova Ai leggera, ideale per dispositivi con risorse limitate, capace di…

7 ore ago

Come organizzare eventi: il manuale per un evento di successo

Come organizzare un evento di successo : le regole fondamentali per progettare un evento e…

19 ore ago

Nvidia lancia il super computer DGX GH200 per l’AI

Nvidia svela il supercomputer DGX GH200 dedicato all'AI di grandi dimensioni per clienti come Meta…

22 ore ago

Apple sceglie l’intelligenza artificiale Claude per l’iPhone

Arriva l'intelligenza artificiale sugli iPhone con Claude: ecco come funziona e come sfruttarla al meglio

2 giorni ago

Immagini Festa della Mamma 2024 le migliori per WhatsApp

Immagini Festa della Mamma 2023 di auguri. Raccolta di foto da condividere, divertenti e simpatiche,…

3 giorni ago

GIF Festa della mamma 2024, le migliori per gli auguri su WhatsApp

GIF per la festa della mamma 2023, immagini animate da scaricare gratis e condividere su…

3 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011