Fitbit Charge 4: lo smartband con Spotify integrato

Fitbit ha annunciato Fitbit Charge 4, fitness band dotata di una evoluta combinazione di sensori e funzionalità proprietarie, fra cui GPS integrato e Spotify Connect & Control. Il nuovo modello viene offerto in abbinamento a tutte le feature tipiche di un tracker per benessere e forma fisica, oltre a quelle più smart ed essenziali. L’autonomia dichiarata è di 7 giorni con uso tipico, e non manca la resistenza ai liquidi.

Su Charge 4 è presente l’ultima innovazione firmata dall’azienda. I Minuti in Zona Attiva, un nuovo parametro personalizzato del battito cardiaco che, basandosi sul battito a riposo e sull’età, consente di tracciare ogni attività che fa battere il cuore. Dallo spinning indoor alla lezione di yoga, misura il tempo in ogni zona cardio e i progressi verso l’obiettivo settimanale di 150 minuti di attività.

Fitbit Charge 4, integrazione con Spotify

Charge 4 dispone di sensore GPS, una batteria che promette fino a 7 giorni di carica, Bluetooth LE e sensore NFC che consente di effettuare pagamenti tramite il servizio Fitbit Pay. Inoltre Charge 4 è il primo braccialetto fitness della società a vantare una completa integrazione con Spotify.

In occasione del lancio di Charge 4, la società porta anche in Italia l’applicazione Fitbit Coach Premium. Sarà possibile accedere gratuitamente, per 90 giorni, a video ed audio di esercizi che si adattano al livello di forma fisica e agli obiettivi programmati.

Un’occhiata, in chiusura, a disponibilità e prezzi. Charge 4 sarà disponibile online e nei negozi fisici dal 15 aprile, al prezzo di 149,99 euro. La versione Special Edition costerà invece 169,99 euro. Sarà possibile, inoltre, personalizzare il proprio tracker con una serie di cinturini intercambiabili, in vendita al prezzo di 29,99 euro.


Fitbit Charge 4: lo smartband con Spotify integrato - Ultima modifica: 2020-04-02T11:26:38+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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