HP ENVY Zero-Gravity, la prima stampante pensata per lo Spazio

Nel 2016 la NASA ha scelto le workstation HP ZBook per la sua International Space Station (ISS) e circa 120 ZBook saranno utilizzate per supportare le operazioni e le missioni, con l’obiettivo aggiuntivo di ridurre i costi. Nel 2017, l’ente spaziale americano ha inoltre selezionato la stampante HP OfficeJet 5740 quale “Next Generation Printer”, una stampante di nuova generazione che sostituirà i modelli attualmente a bordo dell’ISS. Per ripagare questa fiducia, HP ha sviluppato una stampante pensata espressamente per l’utilizzo sulla stazione spaziale, la HP ENVY Zero-Gravity.

HP ENVY Zero-Gravity in assenza di gravità

Se una parte dei componenti della stampante HP ENVY Zero-Gravity è standard, infatti, la NASA aveva una lista di caratteristiche per cui era necessario realizzare ex novo alcuni elementi della stampante, per consentirle di funzionare al meglio a bordo dell’ISS, ricercando soluzioni per la gestione della carta e delle cartucce esauste in assenza di gravità, pensando all’utilizzo di materiali plastici con ritardanti ignifughi, rimuovendo le componenti di vetro e assicurando la connettività wireless e via cavo. Inoltre, la stampante doveva essere in grado di funzionare in ogni posizione (0⁰, 90⁰.180⁰ e 270⁰) e di superare test ambientali particolarmente severi per fattori quali materiali, acustica, compatibilità dell’alimentazione o resistenza alle fiamme.

HP ENVY Zero-Gravity, la sfida

La sfida principale per HP è stata quella per rispondere ai requisiti per l’assenza di gravità, particolarmente difficili da raggiungere e verificare per la loro stessa natura unica. Grazie a una completa re-ingegnerizzazione delle componenti e all’utilizzo di materiali speciali e tecnologie per la stampa 3D, è stato però possibile realizzare la stampante HP ENVY Zero-Gravity rispondendo alle richieste specifiche della NASA.

 

Cosa stampano gli astronauti

La International Space Station Partnership è costituita da NASA (National Aeronautics and Space Administration), CSA (Canadian Space Agency), ‘ESA (European Space Agency), JAXA (Japanese Aerospace Exploration Agency) e RSA (Russian Federal Space Agency e include 15 Paesi: Canada, Giappone, Russia, Stati Uniti, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. L’equipaggio dell’ISS utilizza circa due risme di carta al mese per stampare utilizzando i dispositivi a bordo della stazione. Gli astronauti preferiscono avere una copia fisica delle informazioni critiche per le loro missioni – come e-book con le procedure da seguire durante le emergenze, inventari con le traiettorie di rientro oppure timeline – ma anche delle loro lettere e foto personali, che li mantengono in contatto con la Terra e i loro cari.

Le stampanti HP ENVY Zero-Gravity raggiungeranno la ISS a bordo del razzo Space-X 14.


HP ENVY Zero-Gravity, la prima stampante pensata per lo Spazio - Ultima modifica: 2017-11-06T12:51:51+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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