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ICT in picchiata, ma Zucchetti non ci sta

Il 2013 non è andato meglio: come preannunciato dal rapporto Assinform i numeri relativi all’andamento del mercato ICT sono tutt’altro che confortanti. Nonostante ciò ci sono realtà che riescono a rinnovarsi innovando e che oltre a rappresentare una delle poche note liete di un settore interessato da una decrescita costante negli ultimi anni, vanno individuate tra le eccellenze italiane all’estero. La software house lodigiana Zucchetti, ad esempio, nel 2013 si è confermata nuovamente come la prima azienda italiana per fatturato software (stima 310 mln euro).

I contrasti che evidenziano l’inarrestabile crescita del Gruppo rispetto alle defaillance del mercato Ict parlano chiaro: visto il calo previsto nel 2013 del 4,3% del Global Digital Market, ancora più netto del 2012 (-1,8%), la crescita del fatturato Zucchetti può sembrare per gli altri player del mercato un vero e proprio miraggio. I 310 mln di euro hanno incrementato del 9% il fatturato del 2012 (285 mln).

Anche per la voce “nuovi clienti” l’andamento del Gruppo Zucchetti è notevolmente positivo considerando che gli 85.000 Clienti del 2012 sono diventati 95.000 al termine del 2013, dato indicativo favorito da due strategie mirate: da una parte il continuo ampliamento del ventaglio di offerta Zucchetti che oggi vanta oltre 1.700 soluzioni tra cui le nuove soluzioni in tecnologia web per la gestione dei business travel, per la produzione automatizzata delle buste paga da parte di professionisti e associazioni, per la gestione delle presenze aziendali, per la gestione dei clienti prevendita e postvendita, per la gestione delle pratiche di bilancio, ecc. Dall’altra le nuove acquisizioni societarie e le partnership che hanno arricchito la presenza dell’azienda in settori strategici.

Un altro dato curioso è quello relativo ai dipendenti: diverse realtà informatiche italiane anche nel 2013 si sono viste costrette a rispondere al drastico calo del mercato con tagli, a volte drastici, sul personale aziendale. Il Gruppo Zucchetti, sempre in controtendenza, nel 2013 ha visto i suoi dipendenti incrementarsi da 2.300 a oltre 2.600 e ogni 3 giorni integra una nuova risorsa. A testimonianza del trend che vede la software house lodigiana impegnata di anno in anno ad incrementare e rinnovare le proprie soluzioni, oltre 1.000 dipendenti del Gruppo sono impiegati in attività di ricerca e sviluppo.


ICT in picchiata, ma Zucchetti non ci sta - Ultima modifica: 2014-02-13T16:22:24+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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