Il poter scegliere musica su Spotify avrà in futuro un nuovo alleato tecnologico. Un riconoscimento vocale in grado di percepire stato d’animo e contesto proponendo i conseguenza brani musicali affini alle caratteristiche dell’ascoltatore. Il brevetto alla società di streaming è stato riconosciuto lo scorso 12 gennaio.
All’interno del brevetto si trova qualche esempio di applicazione pratica della tecnologia, che sarebbe capace di comprendere se l’utente sia da solo, in un piccolo gruppo o stia partecipando ad una festa. La società, che è sempre alla ricerca di strade che possano migliorare l’esperienza di ascolto dell’utente e incrementare il suo coinvolgimento, vede la nuova tecnologia come un avanzamento importante nelle funzioni di suggerimento dei titoli che richiede agli utenti di rispondere a diverse domande di profilazione.
Secondo quanto si legge nel brevetto questa tecnologia si occuperà di sfruttare indizi contestuali come l’intonazione della voce dell’utente, eventuali segnali di stress e ritmo delle parole allo scopo di determinare il suo stato d’animo. Viene comunque precisato che le altre tipologie di elementi come il genere, l’età e l’accento sono solo esempi e che le tecnologia potrebbe utilizzare o meno queste e altre tipologie di informazioni. I dati e le analisi condotte dalla tecnologia verrebbero poi arricchiti da altri elementi, come ad esempio lo storico di riproduzione dell’utente e i gusti degli amici.
Il piano d’abbonamento Spotify Premium Family subirà un aumento. Tale abbonamento risultava maggiormente conveniente, visto che comportava una spesa mensile di 14.99 euro e l’account poteva essere usato da 6 membri della famiglia. Ora la piattaforma di streaming musicale con base a Stoccolma ha appena stabilito il rincaro (seppur modesto), portando il prezzo dell’abbonamento a 15,99 euro. Basta bere un caffé in meno insomma.
Foto di StockSnap da Pixabay
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