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Apple: da Think Different a Think Diversity

È uno degli obiettivi più improntanti di Apple. No, non stiamo parlando del design né della volontà di creare dispositivi che sfidino lo status quo, ma della diversity, ovvero dare rappresentanza nella comunità dei dipendenti alle minoranze etniche e di genere.
È il famoso diversity report che misura la composizione dei dipendenti di un’azienda tenendo conto del genere e dell’origine etnica. Per Apple è diventato un obiettivo prioritario, anche perché è un indice sempre più utilizzato dall’opinione pubblica per valutare un’azienda, almeno negli Usa.
Al momento la società è in gran parte composta da maschi: il 69% al livello globale e il 54% negli USA, ma nell’ultimo anno Tim Cook si è impegnato e si vedono i primi miglioramenti: nelle nuove assunzioni effettuate nello scorso anno il 35% è rappresentato da donne. A livello globale Apple ha assunto 11.000 donne in un anno, il che significa un incremento del 65%.
Guardano alle minoranze etniche, nello stesso periodo, Apple ha assunto il 19% di asiatici, il 13% di ispanici e l’11% di afro-americani.
Questo ha portato a un leggero cambiamento dei dati globali: le donne sono passate dal 30% al 31% della forza lavoro, gli asiatici dal 15% al 18%, gli ispanici sono rimasti all’11%, gli afro-americani dal 7% all’8%.
Ma l’impegno preso è significativo ed è lo stesso Tim Cook a spiegarne le ragioni in una lettera aperta dal titolo “L’inclusione ispira l’innovazione”, la trovate qui.
“Siamo orgogliosi dei progressi che abbiamo fatto – scrive Cook – e il nostro impegno per la diversità è assoluto. Ma sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare.
Alcune persone leggeranno questa pagina e vedranno i progressi che abbiamo fatto, altri vedranno quanto ancora dobbiamo fare. Noi vediamo entrambe le cose. Ma è più importante ancora di queste statistiche il fatto che vediamo decine di migliaia di dipendenti Apple in tutto il mondo, che parlano decine di lingue diverse e che lavorano insieme. Celebriamo le loro differenze e i molti benefici che ne derivano per noi e i nostri clienti ”.

Qui i dati comunicati da Apple, aggiornati a giugno 2015.


Apple: da Think Different a Think Diversity - Ultima modifica: 2015-08-15T10:05:00+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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