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In Giappone il primo ristorante con chef e camerieri robot dotati di AI: AI_Scape

Un ristorante in cui tutto il personale è robotico: dai camerieri agli chef. Pronti a essere serviti da robot con intelligenza artificiale in un ristorante? Succede già in Giappone: nel Paese asiatico è stato aperto AI_Scape, situato nella Haneda Innovation City vicino all’aeroporto di Tokyo, che sta attirando l’attenzione come un ristorante gestito interamente da automi con AI. Concepito per rappresentare il futuro della ristorazione, AI_Scape offre un’esperienza unica dove l’innovazione tecnologica incontra la cultura culinaria.

Un nuovo polo di innovazione a Haneda

Haneda Innovation City, inaugurata parzialmente nel luglio 2020 e completata nel novembre 2023, è la prima città aeroportuale intelligente del Giappone. Il suo concetto di “innovazione per tutti” include uffici, strutture commerciali che promuovono la cultura giapponese, siti di ricerca per la medicina avanzata e spazi per conferenze. HICity è diventata un centro per creare nuove possibilità, e AI_Scape, aperto nell’aprile 2022, è uno degli esempi più eclatanti di questa visione. Qui, i clienti ordinano tramite un’app web, e i robot sviluppati dall’azienda Kawasaki Heavy Industries, si occupano di cucinare e servire i piatti. Attualmente, il locale utilizza tre modelli di sei robot originali di Kawasaki: RS007L, duAro2 e Nyokkey.
Robot e la soluzione alla carenza di manodopera
AI_Scape non è solo un ristorante, ma anche un sito sperimentale dove si studia la coesistenza e la collaborazione tra uomini e robot per risolvere sfide sociali, come la carenza di manodopera. Goda Itsuki di Kawasaki Heavy Industries, che gestisce il ristorante, spiega che l’obiettivo è aiutare le aziende in difficoltà con la manodopera sviluppando robot di servizio. La creazione del negozio con intelligenza artificiale ha richiesto la soluzione di numerose sfide, come la progettazione delle dimensioni dei bicchieri e dei materiali per le confezioni alimentari, nonché l’adattamento del design del ristorante per permettere ai robot di muoversi agevolmente. Il locale funziona anche da centro di sperimentazione per aziende emergenti che lavorano sul controllo dei robot tramite l’intelligenza artificiale. Collaborando con Kawasaki Heavy Industries, queste aziende sviluppano e testano continuamente i movimenti di Nyokkey. Ciò dimostra come l’innovazione robotica giapponese possa essere una risposta alle esigenze future del settore della ristorazione, attirando anche un crescente numero di turisti curiosi di vedere di persona questa tecnologia avanzata.

Compiti e capacità dei robot con AI

I robot industriali utilizzati ad Haneda sono progettati per funzionare con precisione al 100%, ma devono essere capaci di affrontare incidenti e incertezze. La robotica di Kawasaki include diversi modelli per vari compiti: RS007L si occupa di cucinare, riscaldando riso o pane nel microonde, scaldando cibi preconfezionati e preparando insalate. DuAro2 serve bevande, maneggiando con destrezza oggetti fino a 3 kg e utilizzando macchine automatiche per le bevande; Nyokkey serve i piatti ai tavoli, pulisce e mostra espressioni facciali tramite uno schermo LCD. Grazie al programma con intelligenza artificiale di cui sono dotati, gli automi possono riconoscere in tempo reale le reazioni dei clienti nonché evitare gli ostacoli che si presentano nel tragitto verso i tavoli. La continua esposizione delle attuali limitazioni dei robot, come quelle di Nyokkey, stimola il progresso tecnologico e suggerisce nuove applicazioni. Le idee per migliorare e ampliare le capacità dei robot nascono dall’osservazione e dall’interazione con queste macchine in evoluzione, rendendo AI_Scape non solo un ristorante innovativo, ma anche un punto di riferimento per il futuro della robotica.


In Giappone il primo ristorante con chef e camerieri robot dotati di AI: AI_Scape - Ultima modifica: 2024-08-05T16:17:21+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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