Il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza ha sequestrato 10 canali Telegram attraverso i quali venivano commercializzati vaccini e Green Pass falsi con prezzi che oscillavano tra i 100 e 130 euro.
I canali Telegram rinviavano a account anonimi su specifici spazi nel dark web attraverso i quali era possibile contattare i venditori e procedere all’acquisto. Il pagamento doveva essere effettuato in criptovalute e ai clienti venivano offerti anche pacchetti all-inclusive con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.
E il tutto proprio nel giorno dell’entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente. Ma gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, combinati a un innovativo e dinamico monitoraggio “real time” della rete da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro i 10 canali e account Telegram.
Il nuovo business criminale si è focalizzato soprattutto sulla vendita di Green Pass falsi, riportanti dati identificativi del vaccinato fasulli, il relativo Qr Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino. I falsi Green Pass erano recapitabili, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra Ue (Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera).
E nel frattempo cresce la preoccupazione per gli oltre 2,5 milioni di cittadini con più di 60 anni che non hanno ancora ricevuto la prima somministrazione del siero. I dati, pubblicati dal report settimanale del governo, evidenziano come la fascia tra i 60 e i 69 sia quella maggiormente “scoperta”, con quasi 1,5 milioni di persone non vaccinate. Nella categoria 70-79 anni risultano 780mila gli individui che non hanno ancora ricevuto l’iniziezione, mentre tra gli over 80 il numero scende a 345mila.
Foto di ParallelVision da Pixabay
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