Cosa succede adesso a Huawei senza Android? Le alternative possibili

Dopo che Google ha tolto la licenza Android a Huawei quali sono le alternative ad Android per Huawei? L’azienda cinese sta lavorando al proprio sistema operativo per dispositivi mobili e prenderà in considerazione i concorrenti già presenti sul mercato. Queste le ultime dichiarazioni del colosso cinese delle telecomunicazioni in risposta all’inserimento nella lista nera da parte degli Stati Uniti e alla minaccia delle partnership con fornitori di chip, componenti e software.

Huawei, Android e Google: ecco cosa succede

Ecco le prime conseguenze dell’ordine esecutivo emanato dalla Casa Bianca nei confronti di aziende considerate pericolose: così Huawei ha perso la licenza di Android. Sembrava stesse assumendo i contorni di un vero e proprio terremoto nel mondo della tecnologia, quello innescato qualche giorno fa dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Triste protagonista della vicenda, ...Leggi tutto

In particolare, dopo che Google ha confermato che, a seguito del ritiro della licenza Android, avrebbe interrotto l’accesso ad alcune delle funzionalità del sistema operativo di Huawei per i nuovi dispositivi dell’azienda, Huawei ha affermato di essere in trattative con la Alphabet Inc.

Un sistema operativo Huawei

Se il sistema operativo Android di Google non fosse più disponibile, “allora l’opzione alternativa verrà fuori spontaneamente, sia da Huawei che da qualcun altro”, ha affermato Abraham Liu, rappresentante di Huawei presso le istituzioni dell’Unione Europea in occasione di un evento a Bruxelles.

Liu ha detto che Huawei sta lavorando sul proprio sistema operativo, ma non ha rivelato i dettagli su quando sarà pronto. In ogni caso, Huawei farà tutto quanto è in suo potere per mitigare l’impatto delle decisioni statunitensi.

L’amministrazione Trump, alla fine della scorsa settimana, ha firmato un ordine che potrebbe limitare Huawei dal vendere dispositivi negli Stati Uniti, a causa della supposta scarsa collaborazione dell’azienda con il Governo e lo spionaggio cinese. Washington ha anche inserito Huawei in una lista nera, minacciando di interrompere la fornitura di componenti americani, dai semiconduttori alle app di Google che girano sui suoi smartphone.

“Ovviamente è una sfida – ha affermato Liu – spero che molto presto i leader del business group consumer possano condividere la nostra nuova strategia in risposta alla nuova situazione”.

Le alternative ad Android per Huawei sul mercato

Nel frattempo, Android continua a funzionare sugli smartphone Huawei a livello globale e l’azienda cinese ha bisogno delle app più popolari di Google per conquistare acquirenti di telefoni cellulari. I telefoni di Huawei al di fuori della Cina utilizzano una versione di Android che include un pacchetto di servizi Google, tra cui ricerca, Google Maps, YouTube e, soprattutto, Play Store per il download di una vasta gamma di app.

Ci sono poche alternative importanti ad Android per Huawei. Blackberry ha chiuso il suo sistema operativo nel 2016, Microsoft ha quasi chiuso definitivamente il supporto per il suo sistema Windows Phone e Tizen di Samsung Electronics Co. è utilizzato solo per gli smartwatch dell’azienda.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti lunedì ha concesso una proroga di 90 giorni a determinate aziende statunitensi che si occupano di banda larga e ai clienti di servizi per il wireless che utilizzano apparecchiature Huawei. Per gli utenti di telefoni Huawei, la sospensione temporanea significa che Google sarà in grado di fornire gli aggiornamenti chiave per la sicurezza di Android durante il periodo di 90 giorni, ma che i futuri telefoni Huawei non potranno disporre delle app di Google.

“Per i modelli esistenti già presenti sul mercato non ci sarà un grande impatto – ha affermato Liu a proposito dei dispositivi Huawei che funzionano con Android di Google – per il futuro, entrambe le squadre stanno ancora lavorando insieme per capire cosa fare”.

Le incognite sul futuro di Huawei

Bloomberg lunedì aveva riferito che Huawei sta mirando agli app maker e operatori europei nel tentativo di sviluppare e diffondere il proprio app store mobile in Europa. L’app store di proprietà dell’azienda sarebbe una caratteristica importante del sistema operativo di Huawei. Adesso, però, su questo progetto incombe l’incertezza.

Si dice che Huawei abbia accumulato abbastanza chip e altri componenti vitali per far funzionare la sua attività per almeno altri tre mesi. L’azienda si sta preparando a una simile eventualità da almeno la metà del 2018, accumulando componenti mentre progetta i propri chip.

A questo proposito, Liu ieri ha affermato che, anche se potrebbe esserci “qualche piccolo impatto per alcune componenti, posso assicurare che le soluzioni principali e più avanzate sono state salvaguardate grazie al nostro piano di emergenza”.


Cosa succede adesso a Huawei senza Android? Le alternative possibili - Ultima modifica: 2019-05-23T07:00:15+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Destination AI: Milano si prepara all’ultima tappa del Tour della rivoluzione digitale italiana

L'ultima tappa del tour TD SYNNEX approda nel simbolo dell'innovazione nazionale

2 giorni ago

Il futuro dell’ERP diventa intelligente: Formula e BlueIT insieme agli IBM Studios

Scopri come Formula, BlueIT e IBM stanno trasformando l’ERP in un sistema intelligente che unisce…

3 giorni ago

I migliori plug-in ChatGPT: la guida completa

Una panoramica esaustiva dei migliori plug-in ChatGPT, con uso, vantaggi e indicazioni pratiche.

3 giorni ago

Entra in vigore la legge italiana sull’AI: Legge n. 132/2025, una svolta ecco cosa prevede

L’ entrata in vigore della legge italiana sull’AI cambia le regole del gioco: ecco cosa…

3 giorni ago

BlueIT AI Accelerator: l’umanesimo dell’intelligenza artificiale, il futuro che ha 300 anni

Con l'evento AI Accelerator BlueIT ha riunito esperti e visionari per riflettere sull’umanesimo dell’intelligenza artificiale:…

4 giorni ago

Tilly Norwood, l’attrice AI che sta scuotendo Hollywood tra innovazione e polemiche

Tilly Norwood: dalle micro-espressioni al respiro simulato: come l’attrice creata con l’AI riscrive il futuro…

5 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011