La psicosi di un virus per colpire con dei virus. Ma del resto i cybercriminali sono sempre molto attenti a sfruttare emozioni collettive per colpire nei momenti di debolezza. Ed è proprio così che avviene con il coronavirus, sfruttato dagli hacker sempre scaltri e veloci a inviare virus e malware sui terminali dei poveri malcapitati con mail contenenti allegati che spingono gli utenti a fidarsi.
Il contenuto dell’allegato spesso viene corredato da un nome riportante “Istruzioni contro il Coronavirus” ed è stato creato ad hoc per aprire la strada a trojan e worm, senza per altro ricevere nessuna reale informazione sulle metodologie per evitare il contagio.
Ad individuare questo crescente fenomeno le tecnologie di rilevamento di Kaspersky che hanno individuato deifile dannosi che si presentavano come documenti relativi al coronavirus.
“Il coronavirus, una notizia che sta occupando le prime pagine di tutti i media in questi giorni, è già stato utilizzato come esca dai criminali informatici – ha dichiarato Anton Ivanov, malware analyst di Kaspersky – Finora abbiamo osservato solo 10 file unici ma, come spesso succede con argomenti di interesse generale, prevediamo che questa tendenza possa crescere. Tenuto conto che si tratta di un tema che sta generando grande preoccupazione tra le persone di tutto il mondo, siamo certi che rileveremo sempre più malware che si nascondono dietro a documenti falsi sulla diffusione del coronavirus.”
I consigli per mettersi al riparo dalla minaccia sono i soliti:
Un altro fenomeno informatico emerso con il coronavirus è quello legato alla diffusione di fake news, che Facebook sta provando ad arginare con la rimozione di post e video contenenti questo tipo di notizie.
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