L’AI di Google è brava a creare immagini… di hamburger

L‘intelligenza artificiale e l’intelligenza umana non sono la stessa cosa, ma sembra che abbiamo una grande cosa in comune: passiamo il nostro tempo a fantasticare sulla cena. L’ultimo esperimento di ricerca dell’AI di Google ha coinvolto, cani, farfalle, dettagli dal mondo della natura e… hamburger

In un documento di una ricerca pubblicato venerdì sul server di arXiv, un team di ricercatori di AI di Google DeepMind ha collaborato con uno scienziato della Heriot-Watt University per sviluppare quello che definiscono il GAN ​​(Generative Adversarial Network) più grande e avanzato di sempre. E per dimostrare che funziona meglio di qualsiasi altro, hanno creato immagini fotorealistiche di paesaggi, cani (dalle sembianze effettivamente canine) e altri animali e naturalmente alcuni hamburger caldi e succulenti.

Cosa sono le reti generative

Le reti generative sono uno dei tipi più sofisticati tipi fra gli algoritmi di intelligenza artificiale disponibili. In breve, una rete crea qualcosa, in questo caso un’immagine, nel modo più realistico possibile. Nel frattempo, un’altra rete controlla il suo lavoro comparandolo con esempi del mondo reale e questo avanti e indietro fa sì che le due reti migliorino gradualmente fino al punto in cui quest’ultimo sistema è veramente bravo a rilevare le immagini generate dall’AI, ma l’altro è ancora in grado di ingannarlo.

Le GAN vengono generalmente utilizzate per creare media, sia che si tratti di un nuovo livello di un videogioco o di modelli 3D e anche se la loro capacità di ingannare noi e loro stessi è un po’ un’arma a doppio taglio, la loro capacità di individuare la produzione umana può essere usata per trovare e combattere inganni e fake molto ben realizzati.

Questo processo è ciò che ha permesso al GAN ​​degli hamburger di DeepMind di passare dalla creazione, come riportato da Quartz, di un blob carnoso bizzarro nel 2016 a quello che sembra davvero un appetitoso hamburger.

L’AI preferisce gli hamburger

Alcuni sostengono che dobbiamo allontanarci dalla carne rossa, ma l’AI non è ancora pronta per unirsi a noi in questo percorso. Mentre l’algoritmo che genera hamburger è in ottima forma, gli altri non sono proprio ancora pronti. Per esempio, i tubi di ottone che formano un corno francese hanno sconcertato la rete. L’immagine della farfalla è solo un po’ strana e qualsiasi tentativo di creare una foto di un umano si traduce in un orribile mostro.

 


L’AI di Google è brava a creare immagini… di hamburger - Ultima modifica: 2018-10-07T06:40:06+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Intelligenza artificiale e sostenibilità: la rivoluzione silenziosa dell’automotive

L’elettrificazione non basta più. La vera sostenibilità dell’auto passa oggi per algoritmi intelligenti, dati in…

3 giorni ago

NVIDIA lancia il primo cloud AI industriale europeo

Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, annuncia 10.000 GPU DGX B200 in Germania per BMW,…

3 giorni ago

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il gender gap che frena l’innovazione, analisi

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il tasso di assunzione femminile in ruoli di leadership…

5 giorni ago

WWDC 2025 Apple riparte dal vetro liquido e rilancia sull’AI

Alla WWDC 2025 Ddebutto per l’interfaccia Liquid Glass, nuovo corso per iOS 26 e un…

7 giorni ago

Come l’Unione Europea vuole allungare la vita degli smartphone

Aggiornamenti software, meno sprechi e più diritti per gli utenti: ecco le leggi europee Energy…

1 settimana ago

Computex 2025: gli annunci più importanti

Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011