Riconoscimento facciale come funziona la tecnologia che sta cambiando il modo di interagire con i dispositivi digitali e il software.
Indice dei contenuti
Il viso sta diventando la chiave per accedere ai social, ad app e dispositivi. Il riconoscimento facciale è una funzionalità che a differenza delle impronte digitali può essere scansionata a distanza e viene utilizzata su larga scala per identificare elettronicamente le persone mentre passano davanti a una telecamera. Ecco come funziona e quando non funziona.
I sistemi di riconoscimento del viso generano quello che si chiama un faceprint, un codice univoco applicabile a un singolo individuo, misurando la distanza fra diversi punti, come la larghezza del naso di una persona e altri.
I cosiddetti “punti nodali” nel riconoscimento del viso – sono più di 80 i punti che un sistema di riconoscimento controlla – vengono combinati matematicamente per generare un faceprint, che può essere utilizzato per cercare attraverso un database di identità.
Il sistema utilizzato su alcuni dispositivi mobili funziona in maniera leggermente diversa. L’iPhone X, ad esempio, proietta una griglia di circa 30.000 punti di luce infrarossa sul viso e genera un modello 3D che funziona da un metro di distanza.
Il sistema Hello di Microsoft scatta un’immagine agli infrarossi del viso per permettere una tradizionale riconoscimento facciale a 1 metro di distanza. Nessuno dei due sistemi salva le immagini del viso, ma solo il risultante codice faceprint.
Una telecamera di sicurezza riesce a riconoscere i visi da molto lontano. Queste utilizzano un sistema più complesso che cerca i visi, ne ri-orienta l’immagine, le raddirizza per meglio identificarli. Le immagini del viso vengono convertite in immagini in bianco e nero per rendere le fattezze facciali più facili da riconoscere per il computer.
Il tasso di errore può essere anche più basso del 0,8%, ma, nella pratica, questo vuol dire che 8 volte su 1.000 le scansioni potrebbero identificare erroneamente un sospetto. Un caso riferito da The Intercept ha mostrato come le immagini della sicurezza di un ladro in banca siano state erroneamente fatte combaciare con un uomo di nome Steven Talley, che però ha dimostrato di non poter essere lui in quel momento in banca.
Arriva l'evento AI Accelerator 2025: AI Accelerator - l’umanesimo dell’AI tra etica, sicurezza ed esperienze,…
Il 50% dei clienti mostra interesse medio verso l'AI, ma solo il 38,8% dei rivenditori…
Intelligenza artificiale: il 23 settembre a Roma DESTINATION AI di TD SYNNEX, trend, casi d’uso…
Il nuovo iPhone 17 Pro segna una svolta epocale: addio al titanio, torna l'alluminio per…
iPhone Air non è solo l'iPhone più sottile di sempre, celebra il ritorno di Apple…
Come la semplicità di Apple aiuta le PMI italiane: ecosistema integrato, zero-touch, TCO più basso…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011