Suse acquisisce OpenStack di HPE e gli asset di Cloud Foundry

Suse, conosciuta per la distribuzione di Linux, da tempo gioca un ruolo importante nell’ecosistema di OpenStack. Nel corso degli ultimi mesi, la società tedesca, è emersa come un vero e proprio leader in questo tipo di scenario, specialmente ora che si sta consolidando attraverso OpenStack.
Suse ha ufficializzato l’acquisizione degli asset di OpenStack e Cloud Foundry di HPE. Questa cessione avviene in seguito alla decisione di HPE di mettere in vendita il proprio software business (Autonomy incluso, che è costato 11 milioni di dollari) a Micro Focus. E il cerchio si chiude: Micro Focus possiede Suse, che sta comprando gli asset di OpenStack e Cloud Foundry di HPE.
Questa mossa favorirà il portfolio già esistente di OpenStack e che l’acquisizione di Cloud Foundry e altri assett consentirà alla società di immettere sul mercato il proprio servizio di cloud, ovvero il Suse Cloud Foundry, una soluzione pronta all’uso per aziende.
“La forza trainante dietro questa acquisizione sta nell’impegno di Suse a fornire tecnologie per infrastrutture open source che danno valore aziendale sia ai nostri clienti che ai nostri partner”, ha dichiarato Nils Brauckmann, Ceo di Suse . “Ciò dimostra anche il modo in cui stiamo costruendo il nostro business: attraverso una combinazione di crescita organica e acquisizioni tecnologiche. Ancora una volta, questa strategia manda un messaggio forte al mercato e alla comunità open source mondiale: siamo una società in movimento. ”
Diverrà altresì il partner open source predefinito di HPE per Linux, OpenStack and Cloud Foundry.
HPE non scompare del tutto dalla scena di OpenStack and Cloud Foundry. HPE si avvarrà di OpenStack e Cloud Foundry di Suse per le soluzioni Helion OpenStack e Stackato, sebbene HPE ci tenga a sottolineare che questa mossa significa evoluzione strategica per concentrarsi sulla prossima soluzione di cloud ibrido


Suse acquisisce OpenStack di HPE e gli asset di Cloud Foundry - Ultima modifica: 2016-12-01T18:47:34+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Kaspersky ha rilevato mezzo milione di file dannosi al giorno nel 2025

I sistemi di rilevamento di Kaspersky hanno intercettato una media di 500.000 file dannosi al…

2 giorni ago

I ponti dell’innovazione europea, la visione di Ilaria Tagliavini di EIT

Ilaria Tagliavini, responsabile Operations di EIT, racconta la sua visione sull’innovazione europea: imprenditorialità, educazione, gender…

7 giorni ago

Kolsquare acquisisce Inflead: nasce un nuovo capitolo nell’Influencer Marketing europeo

Kolsquare acquisisce Inflead e rafforza la propria strategia europea nell’influencer marketing data-driven. Un’operazione che unisce…

1 settimana ago

IBM acquisisce Confluent per 11 miliardi: nasce la piattaforma intelligente per l’AI d’impresa

L'operazione da 11 miliardi di dollari posiziona IBM come leader nella gestione dei dati in…

1 settimana ago

HDD e AI: perché gli hard disk tradizionali sono più strategici che mai secondo WD

Nel mondo dell'intelligenza artificiale, la tecnologia "vecchia scuola" si rivela insostituibile. Ecco perché gli hard…

2 settimane ago

Vilnius è la capitale europea della sharing economy: il modello che sta cambiando le città

Vilnius si posiziona al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per sharing…

2 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011