Wearable devices: molti li comprano pochi li usano, ecco i dati

L’adozione di wearable devices negli Usa sta crescendo rapidamente, secondo una nuova ricerca condotta da PwC. Le interviste online a 1.000 adulti americani hanno rivelato che il 49% dei rispondenti possiede un wearable, anche se lo studio ha evidenziato che questo numero così alto è dovuto a una cattiva interpretazione della domanda. Non c’è dubbio però che dal 2014 (quando solo il 21% dei rispondenti aveva dato risposta affermativa) a oggi, l’incremento è stato notevole. Il 36% ha affermato di possederne più di uno, includendo fitness tracker, smartwatches, smart glasses e abiti intelligenti.
I dispositivi per il fitness sono i più diffusi, posseduti dal 45% di coloro che hanno dichiarato di avere almeno un wearable. Il 63% crede che queste tecnologie aiuteranno a mantenere la linea e a ridurre l’obesità (nel 2014 erano il 45%). Il 70% è convinto che un corretto uso dei wearable possa allungare l’aspettativa di vita (nel 2014 era il 56%).
Il secondo wearable devices più diffuso è lo smartwhatch (27%), seguito da smart glasses (15%)e in coda abiti intelligenti (12%).
L’entusiasmo che conduce all’acquisto di un wearable device non si traduce però nell’utilizzo a lungo termine del dispositivo. La ricerca evidenzia come numerosi fattori portino a una diminuzione, giorno dopo giorno, dell’utilizzo del dispositivo nel giro di un anno. Ad esempio, la mancanza di chiarezza sulle modalità d’uso, una durata della batteria troppo breve, la sensazione di scomodità o di carenza estetica, i problemi di sincronizzazione con lo smartphone.
La percezione sui wearable devices può essere influenzata da strategie di gamification, riconoscimento utente, migliore connessione allo smartphone.
Al momento a 8 utilizzatori su 10 piacerebbe che i wearable fossero legati a un programma di ricompense e fidelizzazione che ne incentivi l’utilizzo. È emersa l’esigenza di app di qualità che rendano stimolante l’utilizzo, prolungandolo nel tempo.
Il settore sanitario è quello più promettente a livello di adozione. Sia i “pazienti” che i professionisti di questo segmento guardano alle tecnologie indossabili con interesse e ne hanno capito pienamente le potenzialità.


Wearable devices: molti li comprano pochi li usano, ecco i dati - Ultima modifica: 2016-05-24T09:41:35+00:00 da Cecilia Cantadore

Recent Posts

Intelligenza artificiale e sostenibilità: la rivoluzione silenziosa dell’automotive

L’elettrificazione non basta più. La vera sostenibilità dell’auto passa oggi per algoritmi intelligenti, dati in…

4 giorni ago

NVIDIA lancia il primo cloud AI industriale europeo

Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, annuncia 10.000 GPU DGX B200 in Germania per BMW,…

4 giorni ago

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il gender gap che frena l’innovazione, analisi

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il tasso di assunzione femminile in ruoli di leadership…

6 giorni ago

WWDC 2025 Apple riparte dal vetro liquido e rilancia sull’AI

Alla WWDC 2025 Ddebutto per l’interfaccia Liquid Glass, nuovo corso per iOS 26 e un…

1 settimana ago

Come l’Unione Europea vuole allungare la vita degli smartphone

Aggiornamenti software, meno sprechi e più diritti per gli utenti: ecco le leggi europee Energy…

1 settimana ago

Computex 2025: gli annunci più importanti

Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011